Aereo caduto in Iran, le storie delle vittime: gli studenti, i 4 sposini e gli ingegneri canadesi

È stata anche una tragedia di cervelli quella del volo Ukraine International Airlines PS752 precipitato subito dopo il decollo dell’aeroporto di Teheran

È stata, tra le altre cose, anche una tragedia di cervelli quella del volo Ukraine International Airlines PS752 precipitato subito dopo il decollo dell’aeroporto di Teheran. Cervelli fuggiti dall’Iran per dare il massimo in Occidente oppure «coltivati» dalle istituzioni accademiche del Nord America.

Tra i 167 passeggeri morti nel Boeing 737 ben 63 — più di un terzo — erano canadesi. O meglio: avevano passaporto del Canada. Di questi — come ricostruiscono i quotidiani locali — una trentina vivevano, studiavano e lavoravano a Edmonton, capitale della provincia dell’Alberta.

A bordo, freschi di nozze, c’erano due coppie: Arash Pourzarabi, 26 anni, con Pouneh Gourji, 25 (sposati il 1° gennaio scorso) e Siavash Ghafouri Azar, 35 anni, con Sara Mamani, 36. Gli ultimi due, ricordano i colleghi, erano ingegneri e avevano appena comprato una casa alla periferia di Montreal. «Almeno dieci membri della nostra comunità accademica hanno perso la vita nell’incidente tra studenti e ricercatori», calcola David Turpin, presidente dell’Università dell’Alberta all’agenzia Reuters .

La rotta Teheran-Kiev-Toronto operato dalla compagna aerea ucraina era diventata molto popolare nella comunità di espatriati iraniani in Canada data la mancanza di voli diretti dopo la rottura diplomatica nel 2012 e questo spiega l’alto numero di canadesi con origini mediorientali. L’aereo ucraino il giorno prima era passato da Milano

Il momento in cui l’aereo si schianta a terra Seduta dentro il Boeing c’era anche un’intera famiglia, composta da Mojgan Daneshmand, docente 43enne di Ingegneria all’Università dell’Alberta, suo marito Pedram Mousavi, professore 47enne di Ingegneria meccanica nello stesso ateneo della moglie, e le due figlie Dorina e Daria rispettivamente di 9 e 14 anni. Un’altra famiglia distrutta è quella di Shekoufeh Choupannejad, 56 anni, che secondo il quotidiano Edmonton Journal , era ginecologa e ostetrica. Tornava in Canada con le figlie Sara Saadat, 23 anni, e Saba, 21. La più giovane, al quarto anno all’Università dell’Alberta (Facoltà di Scienze) era anche attivamente impegnata nel sociale. (Fonte: Corriere della sera)

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.