Allergie a cosmetici e creme solari: cosa fare in caso di reazioni

Giancarlo Rinaldi, della Commissione Cosmetologia dell’Ordine dei Biologi, ci spiega gli effetti negativi più comuni dei prodotti e le soluzioni per segnalarli

I prodotti cosmetici, dal make up agli shampo alle creme solari utilizzate come protezione o stimolanti dell’abbronzatura, possono causare effetti indesiderati sulle zone che vanno a trattare.

 Le misure di vigilanza e controllo sono disciplinate dal Regolamento 1223/2009 del Parlamento europeo, che mira a prevenire ed eliminare dal mercato i prodotti potenzialmente dannosi per la salute umana.

Anche al tema delle allergie ai cosmetici e alle creme solari è stata dedicata la prima Conferenza nazionale sulla Cosmetologia, ospitata a luglio 2014 a Roma dall’Ordine dei Biologi. Tra gli speaker il dottor Giancarlo Rinaldi, membro dellaCommissione Cosmetologia dell’Ordine dei Biologi, che ha approfondito il tema delle allergie e delle reazioni di tipo dermatologico causate da prodotti non rispondenti ai criteri previsti dalla normativa. “La non conformità – ha spiegato il biologo – può derivare sia dagli ingredienti che compongono il cosmetico, sia dalla loro quantità. Quando si riscontra questa difformità si attiva la procedura europea di richiamo rapido del prodotto dal mercato, il RAPEX” (European Rapid Alert System for non-food consumer products).

REAZIONI E ATTENZIONE ALLE ETICHETTE

Come sottolineato da Giancarlo Rinaldi, generalmente le reazioni più diffuse sono a livello dermatologico e si limitano ad allergie e arrossamenti di lieve entità o al non assorbimento delle proprietà di quel cosmetico che, quindi finisce per non fare alcun effetto. In alcuni casi, invece, possono verificarsi sintomi più gravi comenausea e intolleranza. “Un consiglio per chi usa cosmetici? Fate molta attenzione all’etichettatura, visto che dietro c’è una regolamentazione a livello europeo, ma anche italiano, molto precisa. Controllate sempre tutte le sostanze presenti nel claim sulla confezione del prodotto, per evitare spiacevoli reazioni”.

IL RUOLO DEL RAPEX

“Se il produttore, il fabbricante, gli organi di controllo (Asl e Nas su tutti) o lo stesso consumatore appurano che c’è una non conformità del prodotto, a seguito di reazioni al suo utilizzo, si inoltra la procedura di richiamo attraverso l’apposito portale che andrà a sostituire le notifiche via mail esistenti, per snellire e velocizzare il flusso di informazioni” ha precisato Rinaldi.

Il RAPEX si interessa principalmente di cosmetici, ma anche di altri prodotti come vestiti, giocattoli per bambini, accessori per la casa. Ogni settimana sulla sezione dedicata del sito internet europeo vengono  pubblicati i report con i prodotti segnalati e non conformi. È interessante notare come i cosmetici siano tra quelli meno notificati, segno che le azioni di vigilanza sono migliorate negli anni, mentre abbigliamento (soprattutto per bambini) apparecchi elettrici e giocattoli sono tra le voci più frequenti, soprattutto nell’anno 2013-2014. Sempre online è pubblicato l’ultimo report settimanale.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.