AMBIENTE: anche gli aerei diventano green

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L’aereo è da sempre per bocca di tutti il mezzo più sicuro. Ma vista la questione del cambiamento climatico e di conseguenza l’aumento dell’inquinamento e delle emissioni, siamo sicuri che sia il mezzo di trasporto giusto da utilizzare?

La direttrice di Air France, Anne Rigail, aveva spiegato qualche settimana fa in un’intervista a le Parisien che il tema è sempre più sentito tra i giovani e potrebbe avere anche conseguenze sul traffico aereo. Il primo passo di Air France è stato lanciare a gennaio un piano di compensazione del 100% delle emissioni dei voli nazionali, nel mirino degli ambientalisti perché considerati a forte impatto sull’ambiente e sostituibili da tragitti in treno. Air France si è associata all’Ong EcoAct per trasformare l’equivalente del CO 2 prodotto da questi viaggi in progetti di rimboschimento, protezione delle foreste e della biodiversità in Paesi come Brasile, Kenya, India e Cambogia. A medio termine, l’obiettivo della compagnia è anche ridurre le emissioni di carbonio per passeggero del 50% entro il 2030, attraverso il rinnovo della sua flotta con aerei di nuova generazione.

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Il traffico aereo in Svezia, patria di Greta e del movimento, è sceso del 4% nel 2019, il primo ribasso da moltissimo tempo nella Ue. Un sondaggio della banca svizzera Ubs – istituto che fa ricerche di questo tipo solo quando i problemi sono seri – ha certificato che un viaggiatore su cinque ha rinunciato lo scorso anno ad almeno un volo per sensibilità ambientale e che il numero di quelli che hanno intenzione di farlo in futuro è salito dal 20% dello scorso maggio al 27% di questo mese. Molte compagnie hanno deciso così da tempo di battere la strada della compensazione ambientale scelta ieri da Air France. EasyJet è la prima compagnia aerea che viaggia a impatto zero. Come? Comprando “crediti verdi” da progetti che contribuiscono a ridurre in egual misura il carbonio emesso dai loro velivoli: piani di riforestazione in Sud America e Asia, energia solare in India e progetti comunitari in Uganda. JetBlue e British Airways fanno lo stesso sui loro voli domestici. La vera rivoluzione sarebbe il lancio degli aerei a motore elettrico ibrido. Molti aziende ci stanno lavorando, ma i tempi saranno lunghi. EasyJet ha fatto un accordo con Airbus per avere entro i prossimi 10 anni velivoli di questo tipo con un’autonomia di un paio di ore da usare sul breve raggio. Progetti simili sono nei cassetti di Boeing, Siemens, Rolls Royce con la banca d’affari Ubs che prevede la vendita di 550 aeroplani ibridi tra il 2028 e il 2040. […]

Anais Ginori e Ettore Livini, La Repubblica

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.