AMBIENTE: Sulle colline del Prosecco la rivolta contro i pesticidi, “Non si può uscire di casa”

pesticidi

Il punto di non ritorno è stata la processione. Don Antonio, prete «anti pesticidi» di Vidor, 4 mila anime sulle colline trevigiane del Prosecco, ha fermato il Cristo e la croce quando l’elicottero, che doveva irrorare i vigneti più impervi, per colpa del vento ha «spruzzato» la miscela chimica sui fedeli. Una benedizione non richiesta: da quell’episodio a oggi sono passati due anni, l’elicottero dei pesticidi è stato vietato ma i vigneti di Prosecco sulle colline tra Veneto e Friuli si sono moltiplicati (siamo a quota 30 mila ettari, e ormai le viti spuntano anche al mare), assieme alle proteste. Contro l’abuso di prodotti di sintesi chimica in quella che ormai è definita, dai suoi detrattori, una monocoltura «avvelenata».

In questi mesi fioriscono i comitati: nei soli 15 comuni del Prosecco Conegliano Valdobbiadene oggi operano gruppi con nomi come «Mamme di Revine», «Rive vive ma io arrivo vivo?», «Colli Puri», «Basta Vigneti». Sono migliaia le persone coinvolte, tanto che per mettere ordine è servito fondare un’altra associazione che raggruppasse tutte le altre: «Fare rete». «La situazione è insostenibile», attacca il referente Massimo Ballali. «Qualcuno non esce più di casa per colpa dei pesticidi. La monocoltura ha causato problemi a tutti: l’aria diventa irrespirabile durante i trattamenti alle viti, e non solo per chi abita nelle immediate vicinanze.

I residenti denunciano problemi di salute, anche cronici: bruciori agli occhi, difficoltà respiratorie, rialzo della pressione. Siamo consapevoli che i fitofarmaci non si possono eliminare del tutto, chiediamo almeno il rispetto dei regolamenti vigenti». Tracce di erbicidi dannosi per la salute dell’uomo (il Glifosate) sono state trovate anche in alcuni pozzi collegati all’acquedotto pubblico. L’azienda sanitaria locale, l’Ulss7 del Veneto, pressata dalle richieste dei cittadini ha deciso di controllare il prodotto venduto al consumatore finale: alcune decine di bottiglie di Prosecco saranno controllate per riscontrare «la presenza di eventuali tracce di prodotti fitosanitari impiegati nel trattamento della vite, al fine di permettere un ulteriore miglioramento nei processi vitivinicoli».

I Consorzi di Tutela giurano di fare il possibile per rendere il Prosecco sempre più “green”. I dati ufficiali della Regione dicono che nell’area del Conegliano Valdobbiadene le vendite di pesticidi, rispetto a dieci anni fa, sono più che raddoppiate. (ANDREA DE PAOLO)

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.