“Basso impatto ambientale e tanto verde”

I carabinieri illustrano il progetto: “Solo 5 ettari edificati con palazzine di 3 piani, impianti sportivi per tutti e più vigilanza per il Parco”

trutture a basso impatto ambientale, tanto verde e servizi (per lo più sportivi) anche a servizio della comunità. E’ l’identikit della nuova base militare di Coltano che da giorni ha fatto divampare le polemiche in città. E le rassicurazioni arrivano direttamente dal comando provinciale dell’Arma dei carabinieri, che ha illustrato il progetto con una nota dettagliata: “L’area avrà un’estensione complessiva di 72,9 ettari, ma 28 saranno mantenuti a superficie verde e le edificazioni ne copriranno solo 5 (lo 0,02% del parco)”.

La zona “dove non saranno eseguite nuove costruzioni, sarà valorizzata con un’estesa piantumazione di vegetazione autoctona per incrementare l’assorbimento di anidride carbonica e ben 40 ettari saranno adibiti a viabilità e servizi, con idonee opere di regimazione (per non modificare l’equilibrio idrico del sedime) e di vegetazione”. I carabinieri precisano anche che la definizione di opera destinata alla difesa nazionale non esclude la Valutazione di Impatto Ambientale” e giurano che “i criteri di progettazione perseguono un bassissimo impatto ambientale e paesaggistico, tutti gli edifici avranno un’altezza massima di tre piani e garantiranno emissioni pressoché nulle grazie al ricorso a sistemi di riscaldamento e condizionamento con impianti fotovoltaici e solare termico”.

Il sedime interessato dell’ex centro radar americano, aggiungono, “è in parte già costruito e per il resto è classificato zona agricola di recupero ambientale”. Inoltre, sottolinea ancora il comando provinciale dell’Arma, “per valorizzare il territorio sotto il profilo della sicurezza ambientale e della salvaguardia della biodiversità nella nuova base ci sarà anche un distaccamento carabinieri per la biodiversità e vi sarà trasferita la stazione dei carabinieri forestali di Pisa, dotata di unità a cavallo per la vigilanza sul parco”. Infine, i carabinieri osservano che nella nuova cittadella militare “lavoreranno quotidianamente diverse centinaia di carabinieri, dei quali molti vi risiederanno con le loro famiglie (con conseguente miglioramento del controllo delle condizioni dell’ordine e della sicurezza pubblica)” e che “presso quella base, saranno ospitati corsi e delegazioni, producendo un flusso costante di visitatori presso le strutture ricettive locali, con i conseguenti benefici sull’indotto economico della periferia pisana”.

L’idea dei carabinieri è anche di realizzare a Coltano, “un Centro di educazione ambientale, un Museo del crimine ambientale (soprattutto su bracconaggio e incendi boschivi) e un percorso naturalistico (aperto ai disabili) comprensivo di orto botanico e un arboreto, per offrire anche un’’offerta educativa e culturale alle scolaresche”.

Insomma, è il messaggio implicito indirizzato alla città dal comando dei carabinieri, prima di dire no i pisani farebbero bene a valutare costi e benefici dell’operazione, perché, conclude la nota dell’Arma, “la base sarà dotata di un asilo nido e importanti impianti ginnico-sportivi, che saranno messi a disposizione anche della collettività”.

di Gabriele Masiero

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.