Bracciale elettronico messo agli operai in cantiere in Italia. E’ polemica

Fa discutere il progetto della Regione Lombardia e della Camera di commercio di Brescia

Sulla possibilità che gli operari indossino un braccialetto elettronico durante la loro giornata di lavoro in cantiere si è aperto un dibattito che dovrà stabilirne l’utilizzo anche in Italia. Il progetto, voluto dalla Regione e dalla Camera di commercio di Brescia, non poteva passare inosservato ed infatti così è stato. Immediate le reazioni dei sindacati che pur non alzando barricate contro il provvedimento che servirebbe a monitorare la salute dei lavoratori edili, richiedono chiarimenti alle perplessità emerse in sede di analisi del progetto.

Braccialetto elettronico agli operai, scoppia la polemica

Il progetto, voluto dalla Regione e dalla Camera di commercio di Brescia, prevede dunque l’obbligo per i lavoratori impiegati nel settore dell’edilizia ad indossare un braccialetto elettronico che possa monitorarne in tempo reale le condizioni di salute. Una misura di sicurezza, insomma, che però agita gli spettri di un controllo sociale che diventerebbe a questo punto troppo stringente. Rischiando di oltrepassare quel limite di riservatezza che deve essere concesso a tutti. Almeno questa sembra una delle principali preoccupazioni dei sindacati che chiedono chiarimenti sulla portata reale del provvedimento e sulle conseguenze che possono avere sul normale svolgimento delle attività quotidiane degli operai che lavorano nei cantieri.

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Chiarimenti si, ma dai sindacati non arriva la chiusura

Dai sindacati arrivano dunque richieste di chiarimenti, questo si. Ma non la chiusura totale su un provvedimento che rischiava di scatenare polemiche difficilmente risolvibili. Dai sindacati prevale la linea dell’apertura dunque nei confronti di un progetto che potrebbe incontrare il favore solo dopo il chiarimento di alcuni aspetti. Tra i quali la richiesta di affrontare a costo zero punti cruciali per la gestione del cantiere, a iniziare dal badge elettronico. C’è predisposizione perché il braccialetto in questione dovrebbe servire a monitorare la salute degli operai che lavorano in cantieri edili e quindi indirettamente alla loro sicurezza.

Proprio per questo motivo le organizzazioni dei lavoratori hanno optato per un atteggiamento dialogante. Ma bisogna fare chiarezza su alcuni aspetti come, ad esempio, su quello che riguarda i dati relativi alla salute del singolo lavoratore. Dati che dimostrano l’esistenza di problemi, non sollevati da noi ma dalle norme vigenti. Poi la richiesta, fatta all’assessore regionale che si sta occupando della vicenda, a far passare la nostra proposta di legge, semplice ma decisiva sui livelli di legalità e sicurezza, che impone la corrispondenza tra le ore lavorate in cantiere a quelle dichiarate alla cassa edile di competenza. Intanto però la notizia non ha impiegato molto a fare il giro del web. E  alcuni imprenditori, incuriositi e interessati hanno già contattato la sede della Camera di Commercio per chiedere informazioni più dettagliate ed in alcuni casi anche la possibilità di candidare le proprie aziende alla sperimentazione del bracciale elettronico.(fonte)

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.