Centrale a biogas, la Regione: “Il post-combustore non serviva”

In un decreto firmato dal dirigente Mario Pompei l’istallazione del dispositivo del costo di 200mila euro per cui era scattato il sequestro è da ritenersi superflua al momento della realizzazione dell’impianto con l’installazione di un abbattitore catalitico

Alla centrale a biogas di Matelica, non serviva l’installazione successiva di un post-combustore. Lo afferma un decreto firmato lo scorso sei agosto da Mario Pompei, dirigente regionale della rete elettrica regionale, autorizzazioni energetiche, gas ed idrocarburi. La centrale di proprietà della società Abr (Aziende biologiche riunite) era stata posta sotto sequestro dalla procura di Macerata ad ottobre del 2014 (leggi l’articolo), per violazione dei limiti di emissione in atmosfera del Cot (carbonio organico totale). Nell’autorizzazione regionale, era prevista l’installazione di un post-combustore del costo di circa 200 mila euro, sino a quel momento mai inserito dai proprietari. A seguito dell’acquisto dell’impianto, la centrale è stata dissequestrata a febbraio (leggi l’articolo), per il rientro delle emissioni di Cot, nei valori limite di legge.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.