CERTIFICAZIONE APE. Le sanzioni a carico del certificatore energetico

Il nuovo APE nazionale, con il suo carico di novità e di sanzioni a  carico del certificatore, e’ diventato efficace dal  1 ottobre. Poco meno di tre mesi quindi per abituarsi alle novità previste dalle linee guida.

Tre mesi in cui certificatori energetici, proprietari di immobili, direttori dei lavori, potranno “studiare” e aggiornarsi, cosi da non rischiare di incorrere insanzioni (le sanzioni previste è giusto ricordarlo sono comunque le stesse già in vigore secondo la vecchia normativa ndr )

Il tema delle sanzioni al certificatore energetico, inizialmente passato quasi in sordina, è tornato prepotentemente alla ribalta nelle ultime settimane, quando governo e parlamento hanno ripreso a discutere sui tempi di applicazione delle nuovo linee guida.

Ma se le norme che regolano le sanzioni a carico dei certificatori energetici non prevedono grosse novità, cosa è allora cambiato?

Basta un esame, anche superficiale, per notare che il grosso cambiamento si riferisce alle motivazioni stesse delle linee guida. La nuova normativa infatti fa un esplicito riferimento alle sanzioni indicate all’articolo 15 del decreto legislativo n. 192 del 2005

Nuovo APE nazionale e sanzioni al certificatore energetico, quali sono le figure che rischiano di incorrere nelle sanzioni?

Innanzitutto dobbiamo precisare che rischiano di incorrere in multe cospicue (alcune anche di qualche migliaio di euro ndr ) soprattutto i seguenti professionisti:

  • il progettista
  • il direttore dei lavori
  • il proprietario
  • il tecnico manutentore
  • il costruttore

Vediamo di seguito le varie e possibili sanzioni suddivise per categoria.

Per quanto riguarda il progettista sono previste in caso di emissione di attestati di prestazione energetica che non rispettino i criteri le metodologie indicate dal nuovo decreto o in caso di documenti non veritieri,  e secondo la normative che disciplinano il nuovo APE nazionale, delle sanzioni amministrative variabili dal 30 al 70%  della parcella emessa.

Il direttore dei lavori, invece, che non presenta in Comune l’asseverazione di conformità delle opere, unità alla dichiarazione di fine lavori, rischia un’ammenda pari al 50% della parcella. La sanzione può inoltre essere aggravata; se l’asseverazione presentata in Comune di conformità delle opere attesti in maniera falsa la conformità delle opere realizzate rispetto al progetto e alla relazione tecnica, il direttore dei lavori commette infatti un reato penale e rischia la reclusione fino a 6 mesi e una multa di 500 euro.

Cifre importanti invece a carico di certificatori energetici e costruttori

Le sanzioni al certificatore energetico e all’operatore, incaricato del controllo e della manutenzione degli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva invece, che non esegue a regola d’arte il suo compito, rischia una sanzione amministrativa variabile da un minimo di 1.000 euro a un massimo di 6.000 euro.

E per quanto riguarda il costruttore di un immobile? Per il costruttore, viene ribadito l’obbligo di consegna al proprietario dell’APE nazionale unico contestualmente alla cessione dell’immobile. Nel caso questo non avvenga rischia una sanzione che può arrivare (partendo da un m inimo di 5.000 euro) fino ad un massimo di 30.000 euro.

Secondo le linee guida del nuovo APE nazionale invece, il proprietario, il conduttore e l’amministratore di condominio rischiano, se non mantengono in efficienza e non controllano gli impianti su cui hanno la responsabilità, delle multe variabili da 500 euro a 3.000 euro

Come si può ben vedere quindi, più che una rivoluzione, si tratta in sostanza del consolidamento di un atteggiamento sanzionatorio già esistente.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.