CRONACA: Bustarelle in cambio dei certificati antincendio: tre vigili del fuoco in manette

Indagine dei carabinieri dopo la scoperta di alcune autorizzazioni anomale: arrestati anche cinque professionisti

vvff 3Intascavano bustarelle per «facilitare» il rilascio di certificati antincendio. È l’accusa che ha portato in carcere, su ordinanza di custodia cautelare, tre funzionari dei vigili del fuoco, due in servizio presso il comando di Torino (uno già in pensione) e uno negli uffici centrali di Roma. Con loro sono state arrestate altre cinque persone tra professionisti e imprenditori che, a vario titolo, avrebbero pagato le tangenti per ottenere i certificati. Il blitz è stato eseguito nelle province di Torino, Milano e Roma. In manette sono finiti Giovanni Amendolagine, uno dei tecnici più conosciuti e di maggiore esperienza del comando di Torino, il collega Pasquale Boggeri, funzionario, esperto di grandi disastri, già in pensione. Agli arresti domiciliari Nazzareno Feliciani, del comando di Roma, uno degli eroi di Onna, (il paese crollato durante il terremoto dell’Aquila) la frazione del comune di L’Aquila rasa al suolo dal terremoto del 2009, dove morirono 40 persone.

Per tutti l’accusa è di corruzione: i provvedimenti, eseguiti dai carabinieri del nucleo investigativo di Torino, sono stati richiesti dalla procura al termine di un’inchiesta coordinata dal pm Giancarlo Avenati Bassi, scaturita dalla scoperta di alcune autorizzazioni di prevenzione anomale. In carcere sono finiti 2 funzionari e 2 professionisti, gli altri e agli arresti domiciliari.

«Gli episodi documentati in ordinanza – spiega il colonnello Domenico Mascoli, comandante nucleo investigativo – sono isolati ma riteniamo che questo sistema sia ben più esteso, dal quale tutti traevano vantaggi: i professionisti da una parte, desiderosi di sistemare le pratiche onerose sulle prescrizioni antincendi e i funzionari pubblici dall’altra. È per questo motivo che invitiamo la gente a contattarci, perché riteniamo che il fenomeno abbia coinvolto anche altri soggetti». Tra i professionisti nei guai, Antonio Esposito, architetto che si è occupato dei punti vendita Carrefour, società estranea alla vicenda.

I carabinieri hanno filmato in più occasioni lo scambio del denaro: uno dei funzionari arrestati si è addirittura recato ad alcuni appuntamenti intascare le bustarelle con l’auto di servizio. L’indagine, avviata nel 2014 e nata da una segnalazione del comando provinciale del corpo, ha dimostrato una serie di episodi di natura corruttiva tra imprenditori, professionisti e pubblici ufficiali dei vigili del fuoco per il rilascio delle autorizzazioni e certificazioni inerenti alla prevenzione degli incendi.

Stando alle indagini i funzionari dei Vigili del Fuoco o i professionisti incaricati da imprenditori ed enti della redazione del certificato prevenzione incendi avrebbero ipotizzato costi di adeguamento degli impianti antincendio particolarmente alti, favorendo così un giro denaro o altre regalie per ottenere valutazioni più economiche. «Alcuni imprenditori – spiegano in una nota gli investigatori – erano consapevoli del patto corruttivo; in altri casi erano i professionisti a elargire utilità ai funzionari pubblici, gonfiando i costi della propria prestazione d’opera». Nel corso dell’esecuzione delle misure sarà effettuata una perquisizione a un funzionario dei Vigili del Fuoco di Milano, allo stato indagato.

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