CRONACA: Incendio Tontarelli Castelfidardo, titolare in lacrime. “Ricostruiamo tutto”

A parlare, per Sergio Tontarelli, sono le lacrime che gli rigano il viso nel raccontare commosso della sua azienda – uno dei maggiori produttori di casalinghi in plastica – mentre ancora, di fronte a lui, va a fuoco (foto). Gli occhi nascosti da un paio di occhiali da sole non possono far altro che osservare impotenti. Ma la grinta dell’imprenditore, che ha superato anche l’alluvione, esce subito. La sua preoccupazione è sì l’azienda, ma anche rassicurare i suoi dipendenti accorsi non appena saputo del devastante rogo. E’ a loro che si rivolge con un convinto «la rifacciamo sicuramente» e gli applausi e le lacrime dei suoi ‘ragazzi’ sono in quel momento il suo conforto.

«Si tratta di un capannone di 10mila metri (video) quadrati dove per metà si trova il prodotto finito e per l’altra metà semilavorati e un reparto di confezionamento. Sul tetto poi vi è un impianto fotovoltaico di un mega. Tutta la struttura sta bruciando, potete immaginare…».

Come è potuto accadere?
«Non sappiamo ancora le cause. E’ stata una cosa inimmaginabile per noi. E lo è stato ancora di più per il fatto che teniamo sempre tutto ordinato; che abbiamo una sicurezza che sta all’erta 24 ore su 24. Vi è poi un reparto produttivo a fianco, che stava lavorando. La mia impressione… ora è solo un grande dispiacere».

Circa i danni, si possono già quantificare, si è fatto un’idea?

«Non mi esprimo. Non voglio dire cifre che magari poi non corrispondono alla realtà. Lo sapremo, e sarò più preciso, confrontandomi con i collaboratori. E’ facile però ‘stimarli’ perché solo l’impianto fotovoltaico ammonta, come danno, a 3 milioni. Ma per noi è un bene soprattutto che non ci siano state né persone ferite né intossicate. Questo è importante prima di tutto».

C’è una grande tristezza nel vedere ciò che sta accadendo…
«C’è un dispiacere morale. Perché so come siamo organizzati e, proprio per questo motivo, sto tranquillo».

Ora, qui ci sono i suoi operai, accorsi non appena saputa la notizia…
«Esatto. E vedere poi tutta la gente, i vigili del fuoco (video)… sono bravi, sono bravi, sono bravi tutti. Ci teniamo troppo alla nostra realtà e ai dipendenti voglio dire: grazie a tutti! Ho visto dipendenti con le lacrime agli occhi e questo è un segno sincero di attaccamento forte all’azienda, che lavora da 40 anni. Un’azienda che ha lavorato solo per seminare serietà, rispetto e onestà. Potete intervistare e chiederlo ai miei dipendenti, ai miei collaboratori… che poi sono anche i miei amici».

Ora che le fiamme verranno spente, cosa succederà?

«Al momento non siamo in grado di sapere quando riapriremo la parte produttiva. Ma quel plesso andato a fuoco lo rifacciamo sicuramente. Abbiamo superato l’alluvione e altre cose, sempre tutti insieme, sempre ai miei ragazzi che le hanno vissute con me. Supereremo anche questa» (Fonte)

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.