CRONACA: Ponte dell’asse Nord-Sud, indaga la Procura

L’inchiesta partita dopo un esposto dei partiti di Opposizione alla giunta Emiliano

Ponte dell’asse Nord-Sud: indaga la Procura della Corte dei Conti

C’è un fascicolo di indagine conoscitiva senza indagati, almeno per adesso, presso la sezione giurisdizionale pugliese della Procura della Corte dei Conti sull’appalto e relative varianti del ponte ‘strallato’ sull’Asse Nord-Sud, proprio davanti al cimitero e al palagiustizia di via H. Nazariantz, a Bari. Un ponte che, al netto dei sopralluoghi di sindaco e assessori mano a mano che si avvicina l’inaugurazione – calendarizzata dopo l’estate – fa tornare le polemiche scoppiate oltre tre anni fa, con la precedente giunta Emiliano, a causa dei materiali usati dalla ditta appaltatrice (diversi da quelli promessi in progetto) dopo che già a novembre 2012 erano tornati prepotentemente alla ribalta, a proposito dei lavori in corso, gli <<…imbarazzanti ritardi a cui sono soggetti>> denunciati dai partiti di opposizione. Tutto era terminato in un ampio e dettagliato esposto firmato da D’Ambrosio Lettieri, Distaso, Cea, Finocchio, Loiacono, Meleleo e Posca depositato a marzo 2014 proprio presso la procura di via Giacomo Matteotti. Eggià perché, al di là di denunce, dubbi e sospetti, un fatto è certo: in corso d’opera sono stati cambiati radicalmente sia i materiali usati per costruirlo (da cemento armato ad acciaio) quel ponte delle meraviglie che la sua architettura, tempi e costi. Una serie infinta di cambiamenti deliberati per affrontare nuovamente, appunto, il problema principale di questi benedetti lavori che riguardava, per esempio, le indagini preliminari effettuate sul suolo su cui hanno appena terminato di realizzare i plinti. Indagini che, per la presunta indisponibilità delle aree, furono eseguite in due tempi diversi, come emerge dalla denuncia al vaglio degli inquirenti, obbligando i progettisti a rivedere i calcoli strutturali. E cosi’, a novembre di quattro anni fa, la Giunta Comunale aveva dovuto approvare due perizie di variante, di cui una relativa ai nuovi calcoli, dando il via alla riapertura del cantiere che – secondo i comunicati diramati adesso da Palazzo di Città – chiuderà i battenti tra quattro/cinque mesi, al massimo. Tuttavia, al di là dell’inchiesta che non sembra né facile, né tanto meno breve, riavvolgiamo il nastro di progetti, appalti e aggiudicazioni del ponte che dovrebbe accorciare i tempi di percorrenza della città di Bari, appunto da nord a sud. Siamo a marzo 2013, quando il cantiere che doveva essere già aperto e a pieno ritmo, risulta chiuso, mentre già tre anni prima l’assessore ai Lavori Pubblici Simonetta Lorusso rendeva noto che era stata aggiudicata alla grande impresa “Cimolai” da Pordenone la gara per la costruzione di un’opera ‘mastodontica’ per Bari. E la Cimolai, azienda ‘leader’ nella costruzione di <ponti metallici> – si badi, metallici! – in tutto il mondo, aveva offerto un ribasso del 31,198% sull’importo dei lavori a base d’asta, pari a 26milioni 125mila euro. “All’inizio del 2009 – spiegava la Lorusso – prenderà il via un’opera di straordinaria importanza sotto il profilo della viabilità urbana, progettata secondo criteri di indiscutibile qualità. Bari potrà così fregiarsi di una struttura di grande rilevanza architettonica e ingegneristica; uno dei più bei ponti del Mezzogiorno d’Italia sarà costruito proprio nella nostra città”. Soddisfatto anche l’allora deputato Antonio Decaro, che si occupava dell’appalto da tecnico incaricato per conto del Comune: “E’ stata una corsa contro il tempo, ma ce l’abbiamo fatta. Finalmente, con la costruzione del ponte sull’Asse Nord Sud, si completerà uno degli assi portanti della mobilità urbana previsti da Quaroni con un’opera architettonica di pregio europeo”. Sarà. Per adesso è certo che il ponte è stato progettato da un gruppo di professionisti – composto da RPA di Perugia, Net Engineering di Padova, studio Carlos Fernandez Casado di Madrid e Consorzio Uning di Bari – che si sono aggiudicati la gara pubblica alla quale avevano partecipato quindici associazioni temporanee. Ed ora i segugi contabili dovranno accertare per quale motivo quel progetto originario (lo stesso che ha vinto la gara) è stato quasi completamente stravolto dalle perizie approvate dal Comune (e avallate dall’ingegner Gaetano Ranieri, direttore dei lavori, zio di Luigi, quest’ultimo nel consorzio Uning, tecnico di fiducia e ‘longa manus’ dell’attuale primo cittadino) per risparmiare, come da prima delibera di variante, appena 40mila euro. E il ‘grande pregio architettonico, il cui elemento caratterizzante stava proprio nella configurazione dell’antenna (dell’altezza di circa 78 metri) di questo super-ponte, passato da cemento armato a sezioni rastremate in acciaio? E i tempi per la realizzazione, dilatati peggio d’una fisarmonica, pur mettendoci in mezzo le due varianti? Progetto che, pur avendo convinto la commissione ad assegnargli la palma di migliore al concorso, ora è stato, ripetiamo, completamente stravolto? Ora saranno gli inquirenti della Corte dei Conti a stabilire se è stato tutto regolare, o se c’è stato danno a carico del Pubblico Erario… (DI Francesco De Martino)

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.