ECONOMIA: Gare pubbliche, l’ingegneria è in crisi, -36% a novembre 2015

L’ultimo aggiornamento Oice-Informatel certifica il momento nerissimo per il mercato pubblico. Le società di ingegneria confidano nel ddl appalti

ingegneria-in-crisi-640x360L’ingegneria è di nuovo in crisi: il calo del mercato, già segnalato in modo consistente negli ultimi mesi non solo non si arresta, ma assume cifre preoccupanti anche a novembre 2015, tracciando così un quadro generale annuale sempre più grigio.

Secondo l’ultimo aggiornamento Oice-Informatel sul mercato pubblico dei servizi di ingegneria e architettura, il valore messo a gara a novembre 2015 è del -36,8% su novembre 2014; negli undici mesi del 2015 il valore delle gare pubblicate è così calato del 14,5% sugli stessi mesi del 2014.

Infatti le gare rilevate nel mese di novembre sono state 320 (di cui 28 sopra soglia), per un importo complessivo di 36,9 milioni di euro (26,1 sopra soglia). Rispetto a novembre 2014 il numero dei bandi cresce dello 0,6%(-20,0% sopra soglia e +3,2% sotto soglia) mentre il loro valore, come detto, cala del 36,8% (-43,0% sopra soglia e -14,1% sotto soglia).

Negli undici mesi del 2015 sono state indette complessivamente 3.587 gare (di cui 306 sopra soglia), per un valore complessivo di 407,8 milioni di euro (274,5 sopra soglia). Il confronto con lo stesso periodo del 2014 è negativo: mentre il numero delle gare sale del 4,9%, il loro valore scende del 14,5%.

Restano sempre eccessivi i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base ai dati raccolti a novembre il ribasso medio sul prezzo a base d’asta, per le gare indette nel 2014, è al 29,7%. Le prime informazioni sulle principali gare indette nel 2015 e già aggiudicate ci danno un ribasso medio del 38,1%.

La posizione dell’Italia rispetto agli altri paesi europei si rileva dal numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria, che è passato dalle 318 dei primi undici mesi del 2014 alle 306 del 2015, -3,8%. Nell’insieme dei Paesi dell’Unione Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura presenta, nello stesso periodo, una forte crescita, +29,2%. Sempre molto modesta, all’1,8%, la quota del nostro Paese sul numero totale delle gare pubblicate, risultando di gran lunga inferiore rispetto a quella di Paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 32,4%, Germania 19,5%, Polonia 10,4%,Svezia 4,8%, Gran Bretagna 4,8%.

L’andamento delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, general contracting, project financing, concessioni di realizzazione e gestione), scende in valore e in numero: il valore messo in gara tra gennaio e ottobre cala del 45,2% rispetto ai primi undici mesi del 2014, mentre il numero cala del 3,9%. Negli stessi mesi anche gli appalti integrati, considerati da soli, hanno lo stesso andamento: calano del 49,1% in valore e del 4,7% in numero. Il valore dei servizi di ingegneria e architettura compresi nei bandi per appalti integrati rilevati in tutto il 2015 è stato di circa 89,5 milioni di euro.

Sono ormai cinque i mesi consecutivi di discesa del mercato – ha dichiarato Patrizia Lotti, Presidente Oice, commentando i dati dell’osservatorio – siamo di fronte ad un cambio di direzione rispetto alla pur timida ripresa del 2014, questo ci preoccupa molto, perché ci sembra di vedere un disimpegno della Pubblica Amministrazione dagli investimenti in infrastrutture”.

Il dato negativo dei servizi puri di ingegneria” continua Lotti “è confermato dal vero e proprio crollo delle gare di esecuzione di lavori e servizi di ingegneria e architettura (appalti integrati, finanza di progetto e concessioni) che negli undici mesi del 2015 perdono il 45,2% rispetto all’anno precedente.

Continuando così non sembra che si possa neanche lontanamente parlare di ripresa”. “Se a questo aggiungiamo che la quota di servizi di ingegneria e architettura svolta dalle amministrazioni al loro interno o tramite modelli in house, soprattutto a livello locale, raggiunge più di 2/3 del mercato complessivo, capiamo bene come le società, gli studi e iprofessionisti difficilmente possono guardare al 2016 con ottimismo. In questo contesto – ha continuato Patrizia Lotti – attendiamo con fiducia il varo del ddl di riforma degli appalti pubblici da cui stimiamo, con l’abolizione del 2% di incentivo ai tecnici della P.A. che progettano, che possano essere messi sul mercato almeno 200 milioni di progettazione, se è vero che il totale dei servizi di ingegneria e architettura svolti in houseammonta a circa 1,3 miliardi e se si presume che l’assenza di incentivo porti a mettere in gara le prestazioni progettuali”.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.