„Martedì 1 Settembre e`. stato presentato un esposto direttamente alla reggente Procuratore Capo Irene Bilotta, che ha dimostrato la sua disponibilità ad approfondire la questione“
Nove sversamenti delle acque fognarie (miste) nel mare di Falconara, dal 7 Maggio al 20 Agosto 2015. E scatta l’esposto alla Procura. E` impensabile che, in condizioni climatiche normali come quelle appena trascorse, tutte le acque delle fogne non siano state trattate, ma scaricate in mare attraverso l’apertura degli scolmatori; cosa che, in teoria, sarebbe consentita solo di fronte ad un imponente afflusso di acque a seguito di particolari condizioni di maltempo. Dunque come è possibile che la società Multiservizi abbia avuto necessità di aprire gli scarichi 9 volte in 3 torridi mesi? Una domanda a cui si chiede risposta anche alla magistratura anconetana, innvitata ad indagare. Infatti martedì mattina (1 Settembre) alcune forze politiche locali, hanno presentato un esposto direttamente alla reggente Procuratore Capo di Ancona Irene Bilotta, la quale ha dimostrato la sua disponibilità ad approfondire la questione con indagini mirate.
Nel frattempo però i grillini ipotizzano danni alla salute dei cittadini, all’ambiente marino e all’immagine di Falconara. «Qualunque azienda che sversi solo la metà di quanto è stato sversato nel mare di Falconara quest’anno, il giorno dopo viene fatta chiudere – tuona un consigliere comunale fuori dal tribunale – Non si capisce perché ancora una volta i cittadini debbano pagare fior di tasse, mentre le strutture messe in piedi da questa politica non pagano mai». Dunque dito puntato contro sindaco e giunta falconarese, accusata di aver messo al secondo posto la salute dei cittadini rispetto agli interessi economici. Ma soprattutto contro la società Multiservizi: «A nostro avviso questi scolamntori non hanno funzionato nei momenti in cui dovevano – ha spiegato il legale di partei – In assenza di piogge o di fronte a piogge leggere, gli scolmatori non si devono aprire, per cui ci sono i presupposti per dei profili di reato».
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