FISCO: Al via le verifiche sui compensi dei professionisti

Compensi troppo bassi possono far sprofondare l’affidabilità fiscale di commercialisti, consulenti del lavoro, ingegneri, architetti, geometri, …. Con il rischio di essere inseriti nelle liste selettive ai fini dei controlli tributari. Applicare tariffe per le singole prestazioni inferiori a quelle mediamente stimate su base provinciale dal modello Isa AK05U può far scendere, anche di molto, il punteggio medio complessivo e il conseguente giudizio di affidabilità fiscale del professionista. Tutto ciò per effetto del meccanismo di calcolo sul quale sono basati i nuovi indicatori che, con effetto dal periodo d’imposta 2018, sostituiscono i vecchi studi di settore.

Gli importi medi delle singole prestazioni rilevanti ai fini del giudizio di affidabilità fiscale dei commercialisti e dei consulenti del lavoro sono evidenziate all’interno della nota metodologica del modello AK05U che si trova allegata al decreto ministeriale del 30 dicembre 2018 (in G.U. n.3 del 4 gennaio 2019).

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Scorrendo le tariffe utilizzate dal modello in questione e prendendo a riferimento la provincia di Milano si possono evidenziare alcuni semplici esempi.

Per il modello 730 il modello Isa chiede un importo medio di euro 59,00 (identico peraltro su tutto il territorio nazionale). L’indicatore associato ai compensi percepiti per il modello 730, si legge nella nota metodologica, intercetta le situazioni in cui il compenso medio dell’attività è minore del corrispondente valore della soglia inferiore provinciale di riferimento. Qualora si verifichi la condizione, continua la nota, l’indicatore è applicato e il relativo punteggio assume valore 1.

Come si può facilmente comprendere se il professionista in questione ha percepito compensi mediamente più bassi per tale attività, l’entrata in scena dell’indice di affidabilità con il valore di 1, finirà per abbassare l’intero giudizio di affidabilità del contribuente che altro non è che una media aritmetica di una pluralità di indicatori.

Detto del modello 730 vediamo invece quali sono i compensi calcolati dal modello Isa dei commercialisti e dei consulenti del lavoro per altre tipologie di prestazioni.

Sempre facendo riferimento alla provincia di Milano per un modello Unico/Redditi di una persona fisica non titolare di partita Iva il compenso minimo richiesto è di euro 89 che salgono a 226 quando il contribuente è titolare di partita Iva. Queste tipologie di compensi sono variabili da una provincia all’altra.

Un modello 770/CU ordinario fino a un massimo di 10 sostituti è invece valorizzato 173 euro, mentre il singolo invio telematico, non connesso ad alte prestazioni professionali, è valorizzato in 10 euro (importo identico su tutto il territorio nazionale).

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In maniera piuttosto singolare il modello Isa in questione individua invece in euro 1.231, valevoli su tutto il territorio nazionale, il compenso minimo per le attività svolte sulla base di un incarico giudiziale. Le istruzioni alla compilazione del modello specificano che rientrano in questa tipologia di attività gli incarichi assegnati al professionista quale delegato dal giudice dell’esecuzione a compiere le operazioni di vendita immobiliare e mobiliare e di custode nei processi esecutivi; gli incarichi di amministratore giudiziale e di ispettore giudiziale; gli incarichi relativi alle funzioni di amministratore dei beni di soggetti sottoposti a misure di prevenzione. Ora come è noto per queste tipologie di attività (lo stesso dicasi anche per le nomine di curatore, commissario giudiziale ecc.) il compenso del professionista è stabilito dal giudice o dal tribunale, per cui appare difficile ipotizzare un giudizio di inaffidabilità per compensi sui quali il professionista non ha un vero e proprio potere contrattuale.

In totale gli indicatori di anomalia che agiscono all’interno del modello Isa AK05U sono ben 67. Di questi ultimi 40 sono basati sul compenso medio percepito dal professionista per ogni particolare tipologia di prestazione effettuata nell’anno. Tali tipologie di attività sono elencate, una ad una, nel quadro C del modello Isa in questione dedicato alle «modalità di espletamento dell’attività». Su logiche molto simili a quelle sopra descritte si muovono anche i modelli Isa di altre categorie professionali quali, ad esempio, gli avvocati, gli ingegneri e i geometri.

In attesa di vedere i primi responsi di affidabilità fiscale calcolati dal nuovo software di calcolo, le indicazioni che si traggono dalla lettura delle note metodologiche confermano il rischio di ottenere un punteggio basso quando il professionista applica tariffe inferiori a quelle stimate dai nuovi Isa.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.

1 Commento

  1. Buongiorno,
    prima di tutto complimenti e grazie per il servizio.
    Le chiedo: nel caso di Ingegneri informatici ? Il commercialista mi ha fatto compilare il modulo ISA ma non c’azzecca proprio niente.

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