FISCO: Bonus videosorveglianza 2016 cos’è? Come funziona credito d’imposta?

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Nel pacchetto di emendamenti presentato dal Governo alla Legge di Stabilità 2016 su cultura e sicurezza, depositato in commissione Bilancio della Camera vi sono importanti proposte di modifica alla Manovra, che faranno salire il deficit/Pil del 2016 dal 2,2% al 2,4%, senza preventiva autorizzazione Ue.

Tra le novità Legge di Stabilità 2016 introdotte dal Governo al passaggio alla Camera, troviamo:

1) Bonus videosorveglianza 2016 ossia un credito d’imposta per le famiglie che nelle proprie abitazioni istallano telecamere o sottoscrivono contratti con agenzie di sorveglianza, una nuova tassa che colpisce quelle società che gestiscono archivi di dati personali ecc.

2) Estensione del bonus 80 euro per le forze dell’ordine;

3) Bonus 1.000 euro per gli studenti dei conservatori per sostituire lo strumento musicale;

4) 500 milioni per l’edilizia scolastica;

5) Bonus maggiorenni 2016, card 500 euro da spendere per le spese cultura ai giovani che compiranno 18 anni l’anno prossimo.

Questi sono solo alcuni degli interventi contenuti nei 32 emendamenti alla Legge di Stabilità alla Camera e che insieme hanno fatto slittare lo sconto sull’Ires dal 2016 al 2017. Il calo di 3 punti percentuali, tanto annunciato nella prima versione della Legge di Stabilità 2016, slitta quindi al 2017, poiché legato anche al riconoscimento della clausola “migranti” da parte dell’Ue.

Bonus videorsoveglianza 2016 cos’è?

Il bonus videosorveglianza 2016 è un’agevolazione prevista da uno dei 32 emendamenti alla Legge di Stabilità 2016 che il Governo ha presentato e depositato n Commissione Bilancio della Camera, al fine di favorire la sicurezza dei cittadini e prevenire attività criminali

Tale bonus contenuto nel “pacchetto sicurezza” da 2,6 milioni di euro consiste nel riconoscimento alle sole persone fisiche per cui non imprese, società, artigiani o commercianti, di un credito d’imposta  con un limite massimo di 15 milioni di euro, pertanto fino ad esaurimento risorse, per le spese effettuate dai cittadini per acquistare sistemi di videosorveglianza digitale e per stipulare contratti per la sorveglianza da parte di agenzie di vigilanza per la prevenzione contro possibili atti criminosi.

Fino al 2015, pertanto le famiglie che desiderano installare videocamere di sicurezza possono accedere solo alla detrazione fiscale del 50% con il bonus ristrutturazioni edili, ossia, la detrazione che spetta anche per le spese sostenute dal contribuente per aumentare la protezione e la sicurezza della propria abitazione attraverso l’istallazione di un impianto di allarme antintrusione e di videosorveglianza.

Dal 2016 invece, per i cittadini privati senza partita IVA, che intendono istallare impianti di videosorveglianzxa o stipulare contratti con agenzie di vigilanza, spetta anche il bonus videosorveglianza, ossia, un credito di imposta a favore di chi sostiene questa tipologia di spesa.

Come funziona il credito d’imposta?

Credito d’imposta come funziona?

Il credito d’imposta è una specie di buono che il cittadino e l’impresa può utilizzare nei confronti dello Stato in sede di dichiarazione dei redditi, compilando per esempio nel 730 precompilato il Quadro G – credito d’imposta o il quadro RU del modello Unico. Tale credito, può quindi essere scalato nel momento in cui il contribuente deve pagare le tasse.

Pertanto, se il bonus videosorveglianza 2016 verrà approvato in via definitiva nella Legge di Stabilità 2016, ai cittadini privati che sosterranno spese per installare telecamere digitali per la sicurezza della propria casa o stipuleranno contratti con agenzie di vigilanza, spetterà un credito da poter sottrarre alle tasse da pagare, per cui sul 730/2017 o modello Unico 2017.

A chi e quanto spetta il bonus sicurezza 2016?

A chi spetta il bonus sicurezza 2016?

Il bonus videosorveglianza previsto dal pacchetto sicurezza e cultura Legge di Stabilità 2016 spetta solo ai cittadini privati non titolari di Partita IVA, per cui solo alle famiglie.

A tale proposito si legge nell’emendamento, che il credito d’imposta 2016 vale solo per «persone fisiche non nell’esercizio di attività di lavoro autonomo o di impresa», per cui ne sono esclusi i commercianti, gli artigiani, società ed imprese anche individuali.

Bonus videosoveglianza 2016 quanto spetta? Dal momento che questa misura è stata da poco proposta dal Governo, mancano ancora molti dettagli come ad esempio sapere il limite di spesa per l’installazione di telecamere digitali e dei contratti per le agenzie di vigilantes, l’importo massimo di spesa che spetta alle famiglie con il credito d’imposta, le modalità per fruire il bonus, le spese ammesse quindi se rientrano nel beneficio i costi per il sopralluogo, il progetto, l’installazione delle videocamere di sicurezza, il rilascio della certificazione e conformità alla legge sulla privacy, la documentazione per accedere all’agevolazione, e tutto ciò che deve contenere il contratto da stipulare con l’agenzia di vigilanza, nel caso in cui il cittadino decida di affidare la sua sicurezza ad un’agenzia specializzata.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.