FISCO: Prorogate le facilitazioni fiscali per chi ha installato sistemi di sicurezza

video6Con la legge 28 dicembre 2015, numero 208, è stata concessa la detrazione da credito d’imposta delle spese sostenute, nell’anno 2016, per la installazione di sistemi di videosorveglianza digitale, sistemi di allarme ed altre spese, connesse al rafforzamento delle difese della propria abitazione. Inizialmente questa richiesta doveva essere presentata entro il 20 marzo 2017, ma è stato adesso estesa al 31 dicembre 2017.

Prima di leggere l’articolo che segue, raccomando ai lettori di aprire il pieghevole, riportato in fondo a questo articolo, che è stato sviluppato dall’agenzia delle entrate ed ha per titolo: “credito d’imposta videosorveglianza, l’allarme e vigilanza”.

Per una volta, bisogna dare atto alla agenzia delle entrate che ha messo a disposizione uno strumento snello e facilmente leggibile, anche da parte di chi non ha una speciale competenza fiscale e tributaria, che illustra passo per passo quali sono gli adempimenti che possono permettere di accedere alla detrazione del 50 percento, prevista dal governo, sulle spese afferenti al rafforzamento delle difese della propria abitazione.

Per definizione, sono detraibili tutte le spese collegate ad interventi relativi all’adozione di misure di sicurezza e riduzione del rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi.

Un esempio non esaustivo di queste misure è il seguente:

  • grate da apporre le finestre, sia di nuova installazione sia insulti da esistenti, centralina di governo di impianti antintrusione, sensori, delle camere di videosorveglianza con relative centraline di comando e controllo, porte blindate, oscuranti rinforzati, come ad esempio tapparelle avvolgibili metalliche coinvolti, casseforti a muro, vetri stratificati antisfondamento e via dicendo.

Queste detrazioni possono essere concesse sia al proprietario dell’immobile, in cui verrà installato l’impianto antifurto ed altri apprestamenti similari, sia ad altri soggetti, puntualmente elencati nel pieghevole menzionato.

Ricordo anche lettori che un ulteriore vantaggio concesso per l’acquisto di queste difese, nell’ambito della legge di stabilità, prevede l’applicazione dell’Iva al 10 percento anziché al 22 percento. Questa Iva ridotta si applica non sull’intera somma, ma solo alla differenza tra il totale delle spese afferenti alle voci, cui la detrazione si applica.

È bene ricordare che lo Stato non corrisponde direttamente alcuna somma, ma permette solo al cittadino di utilizzare il credito d’imposta maturato solo in compensazione, presentando il modello F24 tramiti servizi telematici.

È anche bene ricordare che il credito di imposta viene ridotto del 50 percento per le spese sostenute per immobili adibiti promiscuamente all’esercizio di impresa o di lavoro autonomo e all’uso personale o familiare del contribuente. È questo lo scenario davanti al quale ci troviamo quando un soggetto, avente partita Iva, dichiara di svolgere attività allo stesso indirizzo, presso cui si trova la sua residenza.

Come commento generale, non posso che esprimere un giudizio favorevole su questa iniziativa governativa, anche se avrei preferito che la legge di stabilità facesse riferimento ad apparecchiature di sicurezza conformi a norme vigenti, per evitare che venga concesso il credito di imposta anche ad attrezzature di dubbia qualità.

D’altro canto, meglio partire che stare fermi e se la partenza non è proprio brillante, è perlomeno un passo nella giusta direzione. (Di Adalberto Biasiotti)

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.