FISCO: Tutto pronto per i controlli. L’Agenzia delle Entrate si scatena, ecco chi rischia

I cittadini italiani, al ritorno dalle vacanze, dovranno fare i conti con i controlli l’Agenzia delle entrate. Pronti accertamenti e multe da parte dello Stato.

È già pronta la “mazzata” per i contribuenti al ritorno dalle vacanze. L’epidemia da Covid e alcune regole varate nei mesi scorsi dominano i controlli del fisco.

Da una parte, infatti, il governo tende la mano ai cittadini già vessati dalla crisi economica. Ma dall’altra è pronto, anzi, prontissimo, alla stangata fiscale. Partiamo con le buone notizie. L’obiettivo è di favorire la ripresa delle attività economiche e sociali. Fino alla fine dell’anno, quindi, verranno notificati i soli atti impositivi caratterizzati da indifferibilità e urgenza. Tutte le altre cartelle saranno rinviate al prossimo anno. Si tratta nella maggior parte dei casi di contestazioni fiscali che hanno rilevanza penale, oltre a situazioni che, sempre a parere degli uffici, richiedono una tempestiva notifica dell’atto impositivo, ad esempio per tutelare il credito erariale.

Ci troviamo di fronte a quei casi che prevedono la contestazione di fatture inesistenti o di sovrafatturazioni, il cui reato scatta a prescindere dall’importo dell’imposta ritenuta evasa. Al di fuori di queste ipotesi, gli atti di accertamento, di contestazione, di irrogazione delle sanzioni, di recupero dei crediti di imposta, di liquidazione e di rettifica e liquidazione, devono essere notificati nel 2021. Per tutti questi atti opera una singolare situazione: essi dovranno comunque essere emessi per fine anno, ma la notifica al contribuente verrà differita al 2021.

Si attendono, comunque, uno o più provvedimenti dell’Agenzia delle entrate che individuino, secondo quanto ricostruito dal Sole 24 Ore, le modalità di applicazione del differimento dei termini e, in particolare, le modalità di prova dell’emissione degli atti effettivamente avvenuta entro fine anno nonostante il contribuente ne avrà ricevuto comunicazione nel 2021. L’Agenzia ha precisato che la prova della data di emissione risulterà dalla firma digitale e dalla segnatura di protocollo che ciascun documento informatico dovrà avere.

Le buone notizie finiscono qui. Perché, al rientro dalle ferie, riprenderanno regolarmente tutte le altre attività di controllo. Ci dovremo confrontare, in molti casi, con misure ben più invasive e di ostacolo al pieno svolgimento delle attività, rispetto alla ricezione dell’avviso di accertamento (prorogato). Già a luglio sono giunti a vari cittadini parecchi inviti a fornire chiarimenti e documenti per l’esecuzione di controlli. Analogamente è verosimile che gli uffici nei mesi che mancano alla fine del 2020 eseguiranno in modo spedito i contraddittori obbligatori secondo le nuove regole in vigore dal primo luglio.

Secondo le Entrate, le nuove disposizioni, si riferiscono alle rettifiche, suscettibili di definizione, relative alle imposte sui redditi, addizionali, ritenute, imposte sostitutive, Irap, Iva Ivie e Ivafe. Sono invece esclusi gli atti relativi alle altre imposte indirette, pure suscettibili di adesione come imposte sulle successioni e donazioni, registro, ipotecarie e catastali. Sono esclusi anche tutti gli accertamenti parziali ai fini delle imposte sui redditi e quelli Iva.

Ecco qui il magro bottino che lo Stato tenta di portare a casa. In molti casi le proroghe sono solo degli abbagli. Il fisco è più pronto che mai a multe e accertamenti con buona pace dei contribuenti italiani già abbastanza vessati da un livello inquietante di imposte da versare. Un pastrocchio che avrà, con tutta probabilità, l’unica funzione di frenare ulteriormente l’economia. Si salvi chi può.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.