G7, accordo «storico» su tassa minima globale al 15% per le grandi imprese

Le sette maggiori economie del mondo trovano dopo quattro anni l’intesa per la corporate tax minima sui colossi digitali

I ministri delle Finanze del G7 hanno raggiunto un accordo «sul principio di una aliquota globale minima del 15% per la tassazione delle grandi imprese, applicata Paese per Paese». È quanto ha scritto su Twitter il Tesoro britannico, parlando «una stretta sull’elusione fiscale» che farà pagare «la giusta quota» alle multinazionali di Big Tech. Secondo il Tesoro, «le maggiori imprese globali, con margini di profitto di almeno il 10%, vedranno il 20% di tutti gli utili al di sopra di tale soglia riallocato e tassato nei Paesi dove effettuano vendite».

Yellen, accordo senza precedenti, metterà fine a corsa ribasso su tasse

La segretaria al Tesoro Usa Janet Yellen sottolinea l’importanza di un «impegno senza precedenti che metterà fine alla corsa al ribasso nella tassazione aziendale, assicurando equità per i lavoratori negli Stati Uniti e in tutto il mondo». Parla di «un accordo storico» sulla tassazione globale il Cancelliere dello Scacchiere inglese Rishi Sunak. Gli fa eco il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire: «Ci siamo. Dopo 4 anni di battaglia un accordo storico è stato trovato con gli Stati membri del G7 sulla corporate tax minima sulle aziende e sui colossi del digitale. La Francia può essere orgogliosa».

Le Maire, imposta globale minima al 15% sulle società è punto partenza

Secondo Le Maire, l’accordo raggiunto al G7 di Londra per un’imposta globale minima sulle società di almeno il 15% «è un punto di partenza. Nei prossimi mesi ci batteremo perché sia la più alta possibile. La battaglia proseguirà al G20, all’Ocse ma oggi è stata raggiunta una tappa storica».

Gentiloni, bene intesa a Londra, ora accordo globale

Anche il commissario Ue Paolo Gentiloni ha commentato l’accordo. «Oggi a Londra abbiamo compiuto un grande passo verso un accordo globale senza precedenti sulla riforma della tassazione delle imprese – ha sottolineato -. E’ stato un incontro molto positivo che ci ha permesso di costruire ponti su questioni cruciali». «Le possibilità di un accordo globale – ha aggiunto – sono notevolmente aumentate. Ora dobbiamo fare l’ultimo miglio per espandere questo consenso ai membri del G20 e a tutti i paesi coinvolti nel quadro inclusivo dell’Ocse. La Commissione contribuirà attivamente a queste discussioni multilaterali in corso per garantire il raggiungimento di un accordo ambizioso a luglio», ha concluso il commissario. (Fonte)

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.