George Devol, il nonno della robotica

Biografia dell’inventore statunitense che ha contribuito in modo fondamentale allo sviluppo della robotica attraverso l’invenzione e lo sviluppo, negli anni Cinquanta del secolo scorso, di Unimate, il primo robot industriale

Chi era George Devol

Nato nel 1912 a Louisville, George Charles Devol è considerato il nonno della robotica. Sebbene sia ricordato principalmente per aver ideato Unimate, Devol è stato un prolifico inventore, con oltre 40 brevetti depositati.

Devol frequentò una preparatory school dove collaborò alla gestione della “centrale” elettrica della scuola. Nonostante fin da giovane fosse interessato alla meccanica e all’elettricità, non si iscrisse a una scuola di ingegneria, preferendo fondare una società. In quel periodo, il mondo assisteva a un grande sviluppo dei motori elettrici, delle tecnologie radio e delle trasmissioni elettriche. Devol intuì che i primi film sonori avevano bisogno di alcune migliorie nel suono. Così, grazie alla sua esperienza con i tubi a vuoto, le fotocellule e i circuiti, nel 1932 creò la United Cinephone Corporation.

La sua conoscenza delle fotocellule e dei tubi a vuoto gli permisero di inventare la porta automatica. L’invenzione fu concessa in licenza alla società Yale and Town Manufacturing, l’attuale Yale che oggi opera nel settore dei lucchetti (da quelli tradizionali a quelli digitali), degli allarmi e della sicurezza domestica in generale.

I primi approcci alla robotica

Si avvicinò sempre più alla robotica lavorando su macchine da stampa e confezionatrici, arrivando a sviluppando un controllo di prossimità per macchine stiratrici e una forma primitiva di codice a barre.
In quegli anni Devol fu fortemente influenzato dagli sviluppi della robotica. Nel 1939 la Westinghouse Electric Corporation presentò alla fiera mondiale di New York il robot umanoide Electro, in grado di camminare su comando, di parlare con un lessico di 700 parole e di fumare sigarette. Soltanto un anno dopo, alla fiera fu presentato anche Sparko, robot cane in grado di abbaiare e sedersi.

Durante la Seconda guerra mondiale, lavorò presso la Sperry Gyroscope come responsabile dei progetti in ambito radar e microonde, dopo aver venduto le quote della United Cinephone. Nel 1943 fondò la General Electronics Industries, che sarebbe diventata una delle più grandi aziende produttrici di dispositivi radar e contro i radar, forniti alla U.S. Navy e alla U.S. Army Air Force.

Il lavoro di Devol fu notevole, arrivando a brevettare – nel 1946 – un sistema di registrazione magnetica e collaborando allo sviluppo del primo forno a microonde commerciale, lo Speedy Weeny.

Devol e lo sviluppo di Unimate: il primo robot industriale

Nel frattempo, Isaac Asimov aveva fatto conoscere al mondo il termine “robot”. Nel 1954 Devol chiese il brevetto per l’invenzione più famosa della sua carriera, un dispositivo chiamato Programmed Article Transfer, che introdusse il concetto di Unimation (Universal Automation). In cerca di un’azienda che sviluppasse la sua idea, Devol incontrò Joseph Engelberger, ingegnere responsabile della divisione aerei della società Manning, Maxwell and Moore. Devol autorizzò l’azienda del Connecticut a brevettare la sua invenzione, ma dopo un anno la società fu venduta e la divisione aerei chiusa.

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Robot Unimate, 1956

Nel 1957, Engelberger riuscì a convincere il CEO della società che dirigeva, la Consolidated Controls Corp. A finanziare lo sviluppo del progetto. Dopo quasi due anni, l’idea di Devol vide la luce nella produzione dello Unimate#001.
Engelberger cercò di sviluppare quelle funzioni potenzialmente dannose per l’essere umano. Fu così che il robot fu utilizzato, per la prima volta, in una catena di montaggio nello stabilimento di pressofusione della General Motors a Trenton, nel New Jersey. Il primo robot fu venduto da Devol – personalmente – nel 1960.

I vantaggi di Unimate

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Unimate 2000

Dal 1966 la macchina fu prodotta in massa dalla Unimate e venduta alle altre aziende del settore. Nel giro di un decennio, l’introduzione del modello Unimate 1900 nelle fabbriche rivoluzionò il settore automobilistico. Il robot presentava alcune caratteristiche che lo rendevano particolarmente innovativo. Il sistema era composto da un sistema di comando collegato al braccio elettromeccanico che eseguiva un’operazione memorizzata in una memoria a tamburo. Inoltre, il primo Unimate era azionato idraulicamente.

Successivamente, la Unimation produsse il primo robot industriale a motori elettrici, il Programmable Universal Machine for Assembly (PUMA), sviluppato dall’ingegnere statunitense Victor Scheinman. Il robot fu realizzato in serie e venduto inizialmente all’azienda General Motors, che lo implementò nelle catene di montaggio dei propri stabilimenti.

Ambiti applicativi del robot Unimate

Devol e Engelberger dichiararono di aver cambiato il nome del progetto iniziale prima in manipulator e, poi, in robot, così da aumentare le possibilità di venderlo.
L’importanza dell’invenzione è sottolineata da una nota di Devol al brevetto dello Unimate (U.S. Patent 2,988,237), che riporta la seguente considerazione: “Questa invenzione rende possibile, per la prima volta, (la realizzazione di) una macchina multiuso che può avere un’applicazione universale a una vasta gamma di campi dove il controllo digitale è auspicato”.

George Devol è morto nel 2011, a 99 anni, nella sua casa a Wilton, nel Connecticut. L’importanza delle sue invenzioni fu riconosciuta a livello mondiale, tanto che nel 2005 la rivista Popular Mechanics inserì lo Unimate tra le migliori 50 invenzioni degli ultimi 50 anni.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.