I falegnami, gli artigiani più a rischio infortuni

Dal reparto segheria a quello dell’incollaggio, passando per la scartatura, levigatura e verniciatura, i fattori di rischio per questa categoria professionale sono innumerevoli.

L’INAIL ha anche elaborato un opuscolo, tutto dedicato alla figura del falegname, nel quale sono illustrati tutti gli elementi indispensabili per la conoscenza dei rischi di infortunio e malattia connessi a questo tipo di lavoro.

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L’attività dell’artigiano: un’evoluzione nella tradizione

Il lavoro artigianale è caratterizzato da una serie di intense attività, che riassumono il processo di evoluzione di una professione che pur mantiene intatti molti aspetti tradizionali.

A metà strada tra artigianalità, tecnica e arte, questo mestiere che si apprendeva nelle botteghe è delegato alla manualità del lavoratore, ad una gestualità lontana nel tempo e all’utilizzo di macchine e utensili per certi versi antichi.

È negli anni ’60 che si il vero e proprio boom per questa professione, che vede il proliferare di botteghe e laboratori e nello stesso tempo si ha una modernizzazione del mestiere, sempre più proteso a pareggiare l’industria.

Sulla strada della meccanizzazione moderna, il mestiere del falegname si arricchisce di nuove attrezzature e macchine che non fanno altro che aumentare il rischio di infortuni sul lavoro.

Le attività del falegname e i fattori di rischio

Un falegname svolge, all’interno del ciclo produttivo, una serie di attività che sono “rischiose” per la salute e sono:

  • la raccolta della materia prima
  • il taglio
  • la scortecciatura
  • la segagione
  • l’essiccazione
  • la stagionatura
  • la segheria
  • l’incollaggio
  • la scartatura e levigatura
  • la verniciatura

Queste attività comportano la possibilità di:

  • subire ferite di varia entità a causa del taglio del legno effettuato con macchinari specifici
  • inalazione di polveri e contatto con solventi
  • danni da rumori e vibrazioni
  • scivolamenti su pavimentazioni particolarmente scivolose per la presenza di materiali e sostanze

Gli infortuni

La questione sicurezza sul lavoro acquisisce quindi un’importanza notevole quando si tratta della categoria dei falegnami artigiani, proprio per l’enorme possibilità di infortuni sul lavoro, alcuni di questi anche molto gravi.

La maggior parte degli infortuni riguarda gli arti superiori e in minor misura inferiori: l’utilizzo infatti di frese, seghe elettriche, troncatrici, presse, piallatrici e pantografi non fa altro che rendere l’attività pericolosa. Spesso poi, a rendere ancor più rischioso il tutto, è il fatto che questi arnesi vengono utilizzati in movimento. Anche gli occhi sono una parte del corpo particolarmente in pericolo, a causa delle schegge del legno volanti.

Gli infortuni del falegname possono essere così elencati:

  • Ferite
  • Contusioni
  • Fratture
  • Schiacciamenti
  • Distorsioni e lussazioni
  • Amputazioni
  • Traumatismi dovuti ad urti di varia natura
  • Lesioni dovute a scivolamenti
  • Traumatismi dovuti a caduta di materiali
  • Lesioni da elettrocuzione o da sforzo
  • Ustioni e bruciature dovute al contatto accidentale con materiali e sostanze pericolose
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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.