Il racconto choc della tirocinante: “Violentata all’Umberto I”

La ragazza ha denunciato di aver subito la violenza sessuale dal suo supervisore, un infermiere

E’

stata violentata in uno stanzino dell’Umberto I da quello che sarebbe dovuto essere il suo supervisore. A raccontare l’abuso, al vaglio della polizia, una studentessa in infermieristica. La giovane, 20 anni, ha denunciato quanto subito alla polizia che indaga. Il dito è puntato contro un infermiere esperto, un uomo di 55 anni. È quanto sarebbe successo nella notte tra mercoledì e giovedì.

Stando a quanto emerso fino ad ora, la ventenne durante il turno di notte sarebbe stata invitata ad entrare nello stanzino con una scusa dall’infermiere più esperto. Qui si sarebbe consumato l’abuso. La ragazza, seppur sotto choc, scappa dopo aver subito la violenza sessuale e va al pronto soccorso.

Qui i medici applicano subito il protocollo per le vittime di violenza e avvisano la polizia con gli agenti del commissariato Sapienza che si sono recati sul posto. La giovane tirocinante ha formalizzato la denuncia. Gli agenti, che lavoro per verificare il racconto facendo tutte le indagini del caso, hanno individuato l’uomo accusato. Ora la sua posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria.  

Sul caso è intervenuto l’assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato in merito ad un caso di violenza sessuale avvenuta presso il Policlinico Umberto I di Roma: “Non appena informato del gravissimo episodio ho chiesto all’azienda ospedaliera universitaria di adottare provvedimenti immediati e proporzionali alla gravità dell’accaduto. Andrà coinvolto anche l’ordine professionale per assumere tutte le opportune iniziative. Si è tradito il codice deontologico ed è inaccettabile. Alla vittima deve essere dato tutto il sostegno di natura psicologica e di tutela legale. L’azienda deve costituirsi parte civile”.

A manifestare vicinanza alla vittima l’assessore alle attività produttive, pari opportunità e sicurezza di Roma Capitale Monica Lucarelli: “Voglio esprimere la mia vicinanza e solidarietà alla ragazza  abusata da un infermiere all’interno di uno sgabuzzino dell’ospedale Umberto I. Un episodio agghiacciante che va condannato fermamente. Sono in contatto con le forze dell’ordine e con i vertici della struttura ospedaliera per avere informazioni sulle indagini in corso.  Auspico che venga chiarita in fretta la vicenda e che vengano presi provvedimenti immediati nei confronti del responsabile. Dobbiamo mettere in atto tutte le misure necessarie affinché ogni cittadina possa sentirsi al sicura in ogni luogo della città”.

Dura la condanne del presidente dell’ordine delle professioni infermerieristiche di Roma Maurizio Zega: “Apprendiamo del gravissimo episodio di violenza sessuale denunciato e accaduto al Policlinico Umberto I di Roma ai danni di una studentessa del corso di laurea in Infermieristica, vittima di uno stupro di cui sarebbe responsabile un infermiere dello stesso ospedale. La nostra sgomenta e piena solidarietà alla vittima. L’Ordine rileva che episodi come questo non sono solo violazioni gravissime del diritto, ma anche un vero insulto ai valori propri e specifici della Professione, e alla sua deontologia professionale: siamo pronti a prendere tutti i provvedimenti del caso per quanto di nostra competenza”.

“Le indagini, a quanto risulta, sono ancora in corso e quindi non spetta all’Ordine pronunciare sentenze di alcun genere, pur valutando sin d’ora la possibilità di costituirsi parte civile: “Certo è particolarmente atroce pensare – ha concluso Zega – che possa essere accaduto mentre la vittima era impegnata nel suo percorso di futura infermiera e chi avrebbe dovuto formarla con la propria esperienza abbia abusato di lei. Tutta la nostra comunità professionale ne è dolorosamente scossa e colpita”. (Fonte)

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.