In manette grazie alla app-spia: centinaia di arresti in tutto il mondo per operazione Ironside

epa07629111 The Australian Federal Police (AFP) emblem is seen outside its headquarters in Canberra, Australian Capital Territory, Australia, 06 June 2019. During a press conference on the day, acting AFP commissioner Gaughan has defended the two extraordinary police raids on high-profile journalists this week, opening the door to prosecuting reporters and media organizations for publishing secret government documents. EPA/LUKAS COCH AUSTRALIA AND NEW ZEALAND OUT

Sgominati cartelli di droga e bande di bikers. L’operazione è stata eseguita in diversi paesi di Europa, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda ed è riuscita a decodificare in tempo reale e per tre anni migliaia di comunicazioni crittografate all’interno di reti criminali di ogni tipo. Decine di arresti anche in Europa

Centinaia di persone sono state arrestate in diverse parti del mondo in una massiccia operazione contro la criminalità organizzata, grazie all’infiltrazione della polizia in un’app utilizzata per scambiare messaggi in codice tra criminali. Lo ha reso noto oggi la polizia federale australiana.     L’operazione è stata eseguita in diversi paesi di Europa, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda ed è riuscita a decodificare in tempo reale e per tre anni migliaia di comunicazioni crittografate all’interno di reti criminali di ogni tipo.  

La polizia neozelandese dal canto suo ha descritto l’operazione come “la più sofisticata al mondo contro la criminalità organizzata che sia stata condotta fino a oggi dalla polizia”.   Questa massiccia intercettazione di messaggi è stata resa possibile da un’applicazione chiamata ‘ANoM’, che i criminali di tutto il mondo usavano per comunicare in modo criptato ma che in realtà era controllata dall’Fbi, la polizia federale americana.

L’app, nota come ANoM, è stata utilizzata da bande criminali organizzate di tutto il mondo per pianificare esecuzioni, traffico di droga e riciclaggio di denaro sporco. Le autorità sono state in grado di leggere fino a 25 milioni di messaggi in tempo reale e scoprire così 21 complotti per commettere omicidi. Sono state sequestrate piu’ di tre tonnellate di droga e 35 milioni di dollari in contanti.  

L’operazione Ironside ha permesso di incriminare uomini legati ai cartelli della droga sudamericani, alle triadi asiatiche e alle organizzazioni criminali mediorientali ed europee. Decine di membri delle bande di motociclisti Comanchero e Lone Wolf sono stati arrestati.

Una nota di colore: secondo la polizia, l’idea di utilizzare un’app crittografata è venuta a un paio di agenti dell’FBI nel 2018, “davanti a un paio di birre”. A diffonderla nel mondo criminale è stato il trafficante di droga australiano latitante Hakan Ayik al quale era stata data da agenti sotto copertura. Ayik, 42 anni, ha consigliato l’app ai criminali associati che avrebbero acquistato uno smartphone su cui era stato preinstallato AN0M sul mercato nero, consentendo loro di inviare messaggi crittografati e di registrare video.

La polizia ha affermato che in alcuni casi ci sono voluti mesi per stabilire da chi fosse utilizzato uno specifico dispositivo. Piu’ di 11.000 persone utilizzavano dispositivi AN0M in tutto il mondo, e 1.650 in Australia con la metà delle attività criminali rilevate sull’app concentrata nel Nuovo Galles del Sud.   Questi messaggi riguardavano in particolare progetti di assassinio e traffico di droga e armi, ha affermato la polizia australiana che ha arrestato 224 persone in tutte le parti del Paese.

E altre “centinaia di persone sono state arrestate” fuori dall’Australia, ha aggiunto la stessa fonte. La polizia neozelandese ha annunciato l’arresto di 35 persone, tra traffico di droga e riciclaggio di denaro sporco.   L’applicazione ANoM era stata installata sui telefoni cellulari che, privi di ogni altra funzionalità, venivano scambiati al mercato nero. Un telefono di questo tipo può comunicare solo con un altro telefono contenente l’applicazione.   “Un criminale doveva conoscere un altro criminale per ottenere questo materiale”, ha spiegato la polizia australiana. “I dispositivi sono circolati e la loro popolarità è cresciuta trai criminali, che avevano fiducia nella legittimità dell’applicazione perché le principali figure della criminalità organizzata ne garantivano l’integrità”, ha aggiunto.

“Questi influencer criminali hanno messo la polizia federale australiana nelle tasche di centinaia di sospetti trasgressori”, ha dichiarato il capo della polizia australiana Reece Kershaw nella dichiarazione. “Fondamentalmente, si sono ammanettati l’un l’altro abbracciando e fidandosi di ANoM e comunicando apertamente con esso, non sapendo che li stavamo ascoltando tutto il tempo”, ha aggiunto. L’operazione è stata denominata in codice  ‘Ironside’ in Australia e ‘Trojan Shield’ in tutto il mondo.  

Europol ha annunciato per oggi  alle 10 una conferenza stampa durate la quale saranno illustrati i dettagli della parte europea dell’operazione. Le indagini e gli arresti sono stati compiuti, oltre che in Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti, in Canada, Germania, Paesi Bassi, Inghilterra, Scozia, Norvegia, Lituania, Ungheria, Finlandia, Estonia, Svezia e Danimarca.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.