Inail, con la ricerca la nuova frontiera della sicurezza

Robotica, esoscheletri, nanotecnologie, scienza e tecnica possono migliorare la vita delle persone, riducendo ed eliminando i rischi di infortuni e malattie professionali

fabbrica_fgLa sicurezza sul lavoro nasce anche dalla capacità di immaginare il futuro, progettando soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate in grado di ridurre o eliminare i rischi per i lavoratori. L’Inail non è più soltanto un ente assicuratore, ma un vero e proprio Polo della salute e sicurezza sul lavoro: prevenzione, cura, riabilitazione, reinserimento, ricerca. I ricercatori Inail, Direzione centrale Ricerca e Dipartimenti scientifici: Dimeila (Medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale) e Dit (Innovazione tecnologica e sicurezza degli impianti e degli insediamenti antropici), sono impegnati nello studio e sviluppo di sperimentazioni che attraverso la tecnologia applicata possano rendere la vita dei lavoratori meno rischiosa e faticosa.

Esoscheletri per limitare o eliminare gli sforzi muscolari, robot teleguidati capaci di sostituire o assistere i lavoratori in ambienti confinati ad alto rischio – serbatoi, cisterne, silo – nanotecnologie, la ricerca elabora idee e prototipi che, in un futuro non remoto, potranno salvare la vita di tante persone, riducendo il numero degli infortuni.

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La tutela della sicurezza dei lavoratori, al centro della “mission” dell’Istituto, non si traduce soltanto nel rendere meno pericolosi i luoghi in cui si opera, ma anche nel ricercare e predisporre misure e accorgimenti per favorire la riabilitazione e il reinserimento sociale e lavorativo degli infortunati. Struttura d’eccellenza, a livello internazionale, il Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio, realizza da oltre cinquant’anni protesi e ortesi all’avanguardia nel mondo.

Dalla collaborazione tra il Centro emiliano e l’Istituto italiano di tecnologia di Genova (IIT) sono nati autentici gioielli dell’innovazione: la mano robotica “Hannes” capace di una funzionalità pari al 90 per cento di quella naturale e l’esoscheletro “Twin” per aiutare chi non può camminare a muoversi in autonomia. Utilizzati soprattutto, nell’ambito riabilitativo e militare, gli esoscheletri non hanno trovato finora larga diffusione in scenari industriali, Inail e IIT stanno realizzando un prototipo adoperabile, in situazioni differenti, in base alle specifiche esigenze del lavoratore.

Progettazione, tecnologia e partnership sono le parole al centro della campagna di comunicazione che l’Istituto dedica, in questi giorni, all’attività di ricerca. Spot televisivi e radiofonici, articoli sulla stampa periodica e sul web per diffondere il messaggio che “Anche questo è Inail”, ossia un costante impegno nell’ideazione e realizzazione di strumenti e tecnologie per rendere più sicuri i luoghi di lavoro. Una sfida coraggiosa affrontata insieme a prestigiosi enti accademici e autorevoli partner della Comunità scientifica.

Se dalla collaborazione tra il Centro Inail di riabilitazione motoria (Crm) di Volterra e l’Istituto di BioRobotica della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa è nato il verticalizzatore “Rise” per restituire la postura eretta alle persone con disabilità motoria, grazie alla sinergia con il Campus Bio-Medico di Roma, è venuto alla luce, “Sensibilia”, per ridare sensazioni tattili a chi ha perso una mano. Percorsi congiunti e sinergici imprescindibili da un’accurata formazione dei “risk manager” del futuro, nuove figure professionali che grazie al Master interfacoltà Inail – La Sapienza Università di Roma in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro”, possano apprendere conoscenze specifiche per la gestione dei rischi in tutta la filiera dei processi produttivi. (Fonte)

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.