Infrastrutture digitali degli edifici: il Cei pubblica nuove guide tecniche

Il Comitato elettrotecnico italiano ha emanato una serie di guide tecniche sul tema dell’infrastrutturazione digitale degli edifici e del punto d’accesso, previsto dal decreto Sblocca Italia e in vigore dal 1° luglio 2015

Dal 1° luglio 2015  tutti gli edifici di nuova costruzione e quelli sottoposti a interventi di rilevante consistenza devono essere dotati del ‘punto di accesso‘, ovvero di un punto fisico, situato all’interno o all’esterno dell’edificio e accessibile alle imprese autorizzate a fornire reti pubbliche di comunicazione, che consenta la connessione con l’infrastruttura interna all’edificio predisposta per i servizi di accesso in fibra ottica a banda ultralarga. Si tratta di una novità introdotta dal decreto “Sblocca Italia”, approvato a novembre 2014.

Uno dei servizi gestiti dall’impianto multiservizio è quello della distribuzione alle singole unità immobiliari del condominio della banda ultralarga, servizio che pone il problema della regolamentazione in materia di accesso alle infrastrutture fisiche di questo specifico segmento di rete di comunicazione elettronica di accesso a banda larga e ultralarga e della ripartizione dei costi sostenuti sia per realizzare gli impianti, sia per tenerli in manutenzione.

Il Cei (Comitato Elettrotecnico Italiano), l’ente normatore del settore elettrico ed elettronico, ha emanato delle Guide tecniche (CEI 306-2, CEI 64-100/1, CEI 64-100/2, CEI 64-100/3,) allo scopo di fornire un supporto adeguato per la progettazione d’impianti di  comunicazione elettronica e di spazi installativi idonei ad assicurare la realizzazione di reti di  comunicazione elettronica.

“Per quanto riguarda le imprese e gli addetti ai lavori e una indubbia opportunità di nuovo lavoro, nuovo lavoro che verrà e dovrà essere concertato con i tecnici progettisti sia edili che elettrotecnici”, afferma Alberto Zanellati, vicepresidente nazionale di Cna Installazione Impianti e del CT 319 del CEI, il comitato tecnico che costituisce il punto di riferimento per gli aspetti normativi, relativi ai sistemi di trasmissione, diffusione e pubblicazione di segnali televisivi e radiofonici nonché di altri contenuti multimediali su reti IP.

“Le nostre imprese”, spiega Zanellati “dovranno essere all’altezza di questa novità, acquisendo know how tramite un forte e costante aggiornamento sulla specifica materia. La gestione della fibra ottica, infatti, necessità  di specifiche competenze, come pure la posa di tubi a scatole nelle infrastrutture, servizi tipicamente comuni per i colleghi impiantisti elettrici. Al riguardo, come CEI, abbiamo editato una nuova guida di compendio alla attuale CEI 306-2  (nuova CEI 306/22 ndr) in vigore dal 1° luglio  2015.  Al suo interno vi sono tutte la specifiche utili per una perfetta esecuzione dei nuovi impianti atti a soddisfare la legge 164 /14.

Per quanto riguarda i problemi che si possono generare dalla realizzazione della rete di telecomunicazione all’interno dell’edificio a cura del condominio, “ci sarà da superare l’atavica ostilità dei costruttori edili, i quali storicamente sono poco avvezzi ad apportare modifiche o ampliamenti sugli impianti esistenti”, continua Zanellati. “Ora sarà diverso in quanto tutto ciò gli sarà imposto con l’avvento della nuova legge. Anche in questo caso , come CEI nel comitato ct 319 stiamo al lavorando  per promuovere  una classificazione degli impianti tv e dati installati nelle unità immobiliari, alla stregua della attuali classificazioni energetiche.”
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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.