LA DENUNCIA DELLA COLDIRETTI: VINO SENZA UVA, CIOCCOLATO SENZA CACAO E FORMAGGIO SENZA LATTE

Diecimila agricoltori a Milano all’esposizione “Con trucchi ed inganni l’Unione Europea apparecchia le tavole degli italiani”

 In questi anni di prodotti contraffatti, di falso Made in Italy e di surrogati spacciati per prodotti genuini ne sono arrivati tanti sulle tavole degli italiani e in generale nell’Unione europea. Alcuni – come la mozzarella blu – hanno sollevato polveroni, altri passati in sordina, continuano a riempire gli scaffali dei supermercati. La denuncia della Coldiretta oggi prende corpo in occasione dell’esposizione “Con trucchi ed inganni l’Unione Europea apparecchia le tavole degli italiani” a MICo – Fiera Milano Congressi dove sono presenti più di diecimila agricoltori. “Dall’Unione Europea è venuto negli anni un via libera ad allucinanti novità nel piatto – osserva il presidente Roberto Moncalvo – senza dimenticare le alchimie negli ingredienti che hanno snaturato anche gli alimenti più comuni […] Si è verificato un appiattimento verso il basso delle normative – aggiunge Moncalvo – per dare spazio a quei Paesi che non possono contare su una vera agricoltura”.

Carne annacquata e vino zuccherato

Si parla di formaggio senza latte, vino senza uva, cioccolato senza cacao, carne annacquata, ma anche vino zuccherato e miele contaminato dal polline biotech senza indicazione in etichetta. Un elenco ancora lungo che secondo l’associazione degli agricoltori sarebbe “concessa” dall’Unione europea.

Wine-kit

La possibilità, ad esempio, permessa dall’Ue di incorporare la polvere di caseina e caseinati, invece del latte, nei formaggi fusi o di aumentare la gradazione del vino con l’aggiunta di zucchero nei Paesi del Nord Europa, fino ad ottenerlo con polveri miracolose contenute in wine-kit. L’Unione Europea consente inoltre la possibilità per alcune carni di non indicare l’aggiunta d’acqua fino al 5 per cento e per wurstel e mortadella l’indicazione può essere addirittura elusa.

Olio e mozzarella

Una mozzarella su quattro in vendita in Italia – precisa la Coldiretti – è stata ottenuta con semilavorati industriali, chiamati cagliate, che vengono dall’estero senza alcuna indicazione in etichetta per effetto della normativa europea. L’Unione Europea non è favorevole al tappo antirabbocco per impedire le frodi nella somministrazione dell’extravergine, ma sulle bottiglie ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” previste dalla normativa comunitaria per far conoscere la provenienza delle olive ai consumatori.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.