La produzione di olio di palma può essere sostenibile

15 Sep 2007, Indonesia --- A man drags a line along a recently dug irrigation trench in what used to be rain forest, in Riau. In order to harvest the Palm for Palm oil, the rain forests are being cut down, torched and replaced with palm trees. Much of the forest is cut down illegally, and the government cannot regulate the deforestation. | Location: Rengat, Riau, Indonesia. --- Image by © Orjan F. Ellingvag/Dagens Naringsliv/Corbis

La distruzione delle foreste tropicali nell’Isola di Sumatra per lasciare spazio alle coltivazioni intensive può essere contenuta aumentando i prezzi dei prodotti che contengono olio di palma. Lo afferma un nuovo studio che ha valutato l’impatto delle politiche di conservazione sui bilanci delle grandi compagnie agricole e sui prezzi al consumo, dimostrando che l’azione diretta sui produttori sarebbe più efficace degli interventi governativi messi in campo finora

La deforestazione in atto in molte parti nel sud-est asiatico per lasciare spazio alle coltivazioni intensive potrebbe essere contenuta implementando pratiche agricole sostenibili. Ma come finanziare gli enormi costi di questa operazione?

Nel caso della palma da olio, una delle coltivazioni più dannose, si otterrebbero buoni risultati se i consumatori di tutto il mondo fossero disposti a pagare di più gli alimenti che contengono quest’olio. È quanto affermano in un articolo pubblicato sui “Proceedings of the National Academy of Sciences” Ian J. Bateman dell’Università dell’East Anglia a Norwich, nel Regno Unito.

A causa del suo basso costo, l’olio di palma è un ingrediente sempre più utilizzato nella preparazione industriale non solo di alimenti e cosmetici ma anche di biocombustibili. Si ricava dalla palma da olio, che cresce soprattutto in Africa e nel sud-est asiatico, e garantisce una resa per ettaro superiore a qualunque altra specie usata per la produzione di oli vegetali.

Per questo motivo, la conversione alla coltivazione di palme di aree finora occupate dalle foreste tropicali procede a ritmo serrato, minacciando seriamente molte specie animali, quali tigri, elefanti rinoceronti e orangutan, che vedono sempre più ridotto il loro habitat naturale.

La produzione di olio di palma può essere sostenibile
Distruzione della foresta tropicale in Indonesia (© Orjan F. Ellingvag/Dagens Naringsliv/Corbis)

Gli sforzi dei governi dei vari paesi per introdurre progetti di conservazione ambientale non hanno dato i frutti sperati; per questo Bateman e colleghi hanno studiato la possibilità di intervenire con incentivi direttamente sulle compagnie private che coltivano la palma da olio su larga scala, e si sono focalizzati su Sumatra, l’isola indonesiana dove il problema è particolarmente sentito.

Hanno così studiato le possibili politiche di conservazione, analizzando l’impatto che avrebbero da una parte sui bilanci delle compagnie e dall’altra sui prezzi al consumo dei prodotti. Dalle indagini demoscopiche condotte nella grande distribuzione, è emerso che i consumatori sarebbero disposti a pagare tra il 15 e il 56 per cento in più i cibi che contengono olio di palma prodotto in modo sostenibile. Anche nelle regioni in cui la produttività delle palme è relativamente bassa, un incremento dei prezzi del 15 per cento consentirebbe di conservare un’area di foresta pari a circa il 20 per cento dell’area coltivata.

“Un modo per salvare le specie e la biodiversità minacciate dall’espansione dell’agricoltura è mostrare alle grandi compagnie quale economia può fiorire dalle pratiche di conservazione: questo studio mostra quanto sia importante che l’industria e i ricercatori collaborino per trovare delle soluzioni possibili ai problemi”, ha spiegato Brendan Fisher, coautore dello studio. “Si tratta di cercare un equilibrio tra due forze opposte: da una parte c’è una crescente domanda mondiale di cibo, di fibre e di biocombustibili, dall’altra c’è un imperativo assoluto di arrestare la perdita di biodiversità del pianeta”.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.