L’architetto è escluso dall’incarico ma la gara è irregolare: per la Cassazione va risarcito

Il caso di un architetto che è stato escluso da un incarico professionale pur avendo un curriculum di molto superiore agli altri. Per la Cassazione c’è danno

architetto

Con la sentenza n. 11794 del 6 marzo, la III sezione della Cassazione, ha accolto la domanda dell’architetto escluso dall’aggiudicazione dell’incarico professionale, il quale sosteneva che la mancata valutazione del curriculum avrebbe determinato la sua esclusione dalla una gara per il conferimento di un incarico di progettazione diEdilizia Residenziale Pubblica.

La Cassazione ritiene che nei casi in cui un concorrente sia stato danneggiato, prima, dal procedimento valutativo adottato dall’amministrazione e poi dalla conclusione del contratto, avente ad oggetto la prestazione lavorativa a favore della p.a., il risarcimento monetario dovrà tener conto sia delle spese sostenute per la partecipazione alla gara, sia del mancato guadagno, ricomprendendo in quest’ultima definizione il mancato guadagno per non aver potuto svolgere l’attività professionale ed il mancato incremento del propriocurriculum (c.d. danno curriculare).

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.

1 Commento

  1. quello che accade oggi nel campo dei lavori pubblici è molto surreale…. e le nuove norme che si accingono ad approvare non sembra stiano andando per il giusto verso. laddove vi è una scelta discrezionale vi è sempre una possibile irregolarità e lo stiamo vedendo in tutta italia….certo gli ordini sono molto impegnati nella formazione e bisognerà iniziare con una nuova battaglia a favore si della qualità architettonica ma, anche, di regole certe e chiare per tutti annullando qualsiasi discrezionalità dai criteri di scelta del professionista che deve eseguire un servizio di architettura e/o di ingegneria. fermo restando che il principio dei requisiti deve essere uguale per tutti, per i liberi professionisti e per i funzionari pubblici come oggi sicuramente non è……

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