ECONOMIA: Microcredito per liberi professionisti

Il microcredito per liberi professionisti è una forma di prestito che permette di ottenere, senza garanzie, denaro sufficiente all’acquisto di beni, servizi e corsi di formazione, indispensabili per chi si dedica al lavoro autonomo. Una guida completa sul microcredito per liberi professionisti e su come accedervi.

microcreditoIl microcredito per liberi professionisti nasce il 18 marzo 2015 quando ne viene ufficializzata la creazione con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Ministero dello sviluppo Economico.

Da quel giorno il Fondo di Garanzia ha dato la possibilità di accedere al microcredito per le imprese anche all’imprenditoria femminile, ai giovani imprenditori e alle Startup.

Quali professionisti possono beneficiarne?

I liberi professionisti che possono beneficiare del microcredito sono quelli titolari di partita IVA da meno di 5 anni e con meno di 5 dipendenti.

I beneficiari sono i liberi professionisti alla ricerca di un prestito per far crescere la proprio attività. Grazie al denaro ottenuto potranno così acquistare i beni indispensabili e i corsi di formazione per la loro crescita lavorativa.

Come accedere al microcredito per liberi professionisti

I soggetti così identificati possono registrarsi direttamente al sito del Fondo di Garanzia, un’operazione che il libero professionista può fare da solo o con la consulenza di un Consulente del Lavoro perché, anche se non richiede particolari garanzie, è bene sapere che il Fondo di Garanzia che tutela le banche e gli istituti finanziatori, non è infinito.

La domanda potrebbe infatti non trovare spazio in un determinato periodo e, con il tempo, potrebbero cambiare le condizioni e le pratiche di accesso.

Tenersi aggiornati, raccogliere le informazioni necessarie, fare una valutazione su i pro e i contro farà la differenza, soprattutto se l’obiettivo è quello di far crescere la nostra professione e la nostra impresa.

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Microcredito pro e contro

Nel 1974 Muhammed Yunus ha dato vita ad una vera e propria rivoluzione, il suo progetto per sostenere le donna bengalesi ha creato un alternativa al sistema finanziario tradizionale che non ha mai dato spazio alle persone, a quelle meno abbienti che fino a quel momento non avevano mai potuto accedere a nessuna forma di credito.

Il concetto di solidarietà ed assistenza non si è mai staccato nemmeno negli anni a venire e nelle diverse forme in cui si è evoluto il microcredito.

A partire da questi elementi sono lampanti i pro di questa forma di finanziamento che addirittura sfociano in un finanziamento dai caratteri quasi etici. Ma siamo sicuri che ci siano solo note positive?

Il microcredito è oggi una delle forme di finanziamento a cui le imprese, sopratutto quelle più giovani, quelle nate da un scommessa o dopo la fine di un rapporto lavorativo, sembrano guardare come acqua nel deserto.

Lo strumento principe dell’imprenditoria femminile, i giovani imprenditori e le Startup ma anche per i professionisti che, non necessitando di grosse somme, si affidano al microcredito per comprare bene o corsi utili alla loro crescita professionale.

Ma siamo sicuri che avere somme di denaro, senza troppe garanzie, sia il modo giusto di aiutare le piccole imprese e i professionisti?

Gli svantaggi del microcredito

Secondo gli studi recenti, il microcredito è in grado di portare alcuni vantaggi, ma in media non aumenta né il reddito né la spesa delle aziende. Il microcredito, insomma, come lo si è portato avanti finora, non riduce le difficoltà, offre un sostegno momentaneo, è una risposta provvisoria ad un bisogno impellente.

Quando diventa strumento utile per la crescita professionale? Quando non perde il fine per il quale è nato: fornire assistenza.

La banca, l’istituto finanziario e il Fondo di Garanzia non devono quindi essere sono erogatori e garanti ma anche sostenitori del progetto imprenditoriale e fornire:

  • formazione
    • una strategia di marketing
    • soluzioni ai problemi legali e fiscali

Il sostegno ai professionisti e alle loro imprese garantisce progressi duraturi in grado davvero di cambiare le cose. Occorro allora  strategia, investire bene e formare i beneficiari.

Il microcredito per i professionisti così pensato non andrà quindi ad aumentare i debiti ma sarà, davvero, un’occasione di crescita.

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Microcredito consulenti del lavoro

I liberi professionisti che vogliono presentare domanda per l’accesso al microcredito possono recarsi presso i consulenti del lavoro che possono seguirli nella fase della presentazione della domanda di prenotazione della garanzia che può a direttamente ad opera del soggetto richiedente o tramite, appunto, un consulente.

Come presentare la domanda

Il microcredito ha, tra le sue caratteristiche, l’assenza di valutazione di metri per l’accesso alla garanzia da parte del Fondo di garanzia. Nè nella prenotazione e né nella presentazione della domanda sarà obbligatorio presentare il business plan.

L’unico valore è la disponibilità del fondo a cui si accede per prenotazione, online, e questo vuol dire che una volta terminata la disponibilità sarà necessario attendere per potervi accedere di nuovo.

L’accesso, quindi, e la presentazione della domanda non sono così semplici come sembrano Affidarsi ad dei consulenti del lavoro, capaci, diventa quindi indispensabile nelle diverse fasi:

  • Domanda di prenotazione della garanzia: è la fase iniziale per la quale ci si deve recare da un consulente del lavoro per la presentazione della domanda di prenotazione della garanzia.
  • Individuazione del soggetto erogatore: una volta verificati i requisiti, arriva il momento di individuare la banca o l’intermediario che erogherà il finanziamento.
  • Prenotazione della garanzia: il consulente del lavoro, accreditandosi nella sezione microcredito del sito del Fondo di Garanzia, potrà proceder alla prenotazione delle garanzia, attraverso il quale si indicherà la somma che si intende richiedere.
  • Rilascio della ricevuta: una volta inserita la prenotazione il sito rilascerà un voucher e una ricevuta di avvenuta prenotazione
  • Conferma della prenotazione: dopo 5 giorni lavorativi riceveremo conferma di prenotazione.
    • Stipula del contratto di finanziamento: avvenuta la conferma di prenotazione, si passa alla stipula del contratto con l’ente erogatore ed è qui che entra in gioco il business plan.

Il microcredito è utile ai liberi professionisti?

Il libero professionista oggi ha bisogno di strumenti per il suo sempre più all’avanguardia e di un alto grado di preparazione per rispondere alle esigenze di un mondo in continua evoluzione. Per aggiornare il proprio lavoro e i propri servizi è necessario adoperarsi per degli utili investimenti.

Qualora non si abbiano gli strumenti finanziari necessari, il microcredito rappresenta una buona soluzione. Soprattutto se esso diventa il mezzo anche per aver la formazione e l’assistenza di cui si ha bisogno per far crescere il proprio business.

La cosa fondamenta è non trasformare questa opportunità in un incubo, capace di far indebitare ulteriormente il professionista già impegnato in altri tipi di finanziamento.

Per questo è fondamentale la raccolta di informazioni, la consulenza di un professionista come può essere il consulente del lavoro e le possibilità offerte dalla banca o dall’istituto finanziatore in termini di assistenza, consulenza e guida in ogni fase dell’intera operazione.

Per tutte le informazioni è indispensabili visitare il sito del Fondo di Garanzia e partecipare agli eventi dedicati al microcredito che, periodicamente, vengono organizzati su tutto il territorio nazionale. (Fonte)

About Mario Ferraioli 4010 Articles
MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.