Pensioni, boom del riscatto laurea agevolato. Cosa cambia dall’ordinario

Boom di domande ad aprile per il riscatto laurea “low cost”. Perché conviene e quali sono le differenze rispetto al riscatto tradizionale

Boom di richieste per il riscatto della laurea agevolato, ossia per la possibilità di recuperare gli anni dell’università nel calcolo dei contributi versati per la pensione.

pensioneAd aprile l’Inps ha ricevuto un totale di 7.020 richieste, fra riscatto agevolato e procedura ordinaria: l’aumento è del 202% in più rispetto ad aprile 2018, quando ancora non era prevista la modalità low cost. La maggior parte delle domande arriva da lavoratori del settore privato, minore l’adesione per i dipendenti pubblici..
LE DIFFERENZE TRA ORDINARIO E AGEVOLATO – Il riscatto agevolato, introdotto col decreto 4/2019, e quello ordinario (ancora in vigore) sono due misure simili visto che in entrambi i casi è possibile riscattare gli anni di studio universitari (ma solo se hanno portato al conseguimento del titolo) ai fini previdenziali, ma con delle differenze ben precise.

ONERE DA PAGARE – La differenza più importante riguarda il calcolo dell’onere da pagare per riscattare la laurea: nel metodo agevolato, infatti, questo è uguale per tutti e si calcola moltiplicando l’aliquota IVS vigente (33%) per il reddito minimo soggetto a imposizione della Gestione Inps artigiani e commercianti. Essendo quest’ultimo pari a 15.710,00 euro (per il 2018), per ogni anno di università da riscattare bisogna pagare 5.241,30 euro.

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Nel caso del riscatto della laurea ordinario, invece, si moltiplica l’aliquota IVS per l’ultima retribuzione imponibile, ossia su quanto percepito dall’interessato al momento della domanda di riscatto. L’importo dell’onere, quindi, dipende dallo stipendio percepito; solo nel caso non ci sia alcuna retribuzione da prendere come riferimento, ossia quando l’interessato è inoccupato, si moltiplica l’aliquota IVS per il reddito minimo previsto per la Gestione artigiani e commercianti. In questo caso, quindi, l’onere del riscatto ordinario è uguale a quello previsto per l’agevolato.

CALCOLO CONTRIBUTI PER LA PENSIONE – C’è un’altra importante differenza: con il metodo agevolato si risparmia sull’onere ma il riscatto è utile solo per aumentare gli anni di contributi utili per la pensione. Con il riscatto ordinario, invece, oltre ad aumentare i contributi c’è anche unincremento del monte contributivo, così da aumentare anche l’importo della pensione futura.

DETRAZIONE 50% – Inoltre con il riscatto agevolato della laurea – valido solo per gli anni di studio successivi al 1° gennaio 1996, quindi soggetti al calcolo contributivo – non è possibile godere della detrazione del 50%dell’onere sostenuto per il riscatto dal momento che questo è già stato calcolato sulla base di parametri più vantaggiosi per l’interessato

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.