PRIVACY: WhatsApp passerà il vostro numero di telefono a Facebook

E voi non potete impedirlo. Però potete evitare che Facebook usi i dati presi da WhatsApp per migliorare le inserzioni che vi propina. Ecco come

WhatsApp-FacebookWhatsApp e Facebook inizieranno a parlare di noi alle nostre spalle. È il sunto del cambio nei termini di servizio avvenuto recentemente all’interno dell’app di messaggistica e dettagliato con un post sul blog relativo. Accettarlo significa dare il permesso alle due piattaforme di scambiarsi una serie di informazioni sui propri account; sarà principalmente WhatsApp a inviare dati a Facebook, dati che includeranno tra le altre cose il numero di telefono utilizzato per la registrazione.

Le informazioni non saranno ovviamente rese pubbliche, ma rimarranno a discrezione del gruppo guidato da Mark Zuckerberg. Quel che la piattaforma di messaggistica sta cercando di fare è ottenere un profilo migliore dei singoli utenti: collegando i numeri di telefono con i loro profili su Facebook, il social network sarà in grado di suggerire amici e potenziali conoscenti in modo più efficiente, a tutto vantaggio degli utenti finali ma del sito stesso, che godrà di un numero di interconnessioni maggiore tra i suoi membri.

Anche le inserzioni pubblicitarie hanno avuto il loro peso nella decisione: secondo l’intervento sul blog, un’ulteriore serie di dati ottenuti grazie a questo cambio di policy aiuterà Facebook avisualizzare pubblicità più pertinenti per i suoi membri.

Quest’ultima opzione è però disattivabile, o togliendo la relativa spunta durante la visualizzazione del documento, o cercandola nelle impostazioni, andando in Account, togliendo la spunta comparsa automaticamente alla voce “Condividi info account” e poi confermando sul bottone “Non condividere”.

In ogni caso, non sarà solo Facebook a raccogliere i frutti di questo cambiamento: la piattaforma di messaggistica sta esplorando “modi affinché gli utenti e le imprese possano comunicare tra di loro usando WhatsApp, ad esempio tramite informazioni su ordini, transazioni e appuntamenti, notifiche su consegne e spedizioni, aggiornamenti su prodotti e servizi, e marketing”. WhatsApp insomma sta per diventare qualcosa di diverso da un’app di messaggistica, e sta chiedendo ai suoi utenti l’autorizzazione a procedere.

(FONTE: Lorenzo Longhitano)

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.