Pubblicato il bando Isi dell’INAIL 2019 per la sicurezza delle imprese

Il settore dei trasporti e della logistica 4.0 sono tra i quali si riscontrano il più alto numero di infortuni sul lavoro, spesso anche mortali.
Il motivo? Molte situazioni rischiose (o altamente pericolose) non vengono riconosciute, né tutelate.

Le attività che riguardano il trasporto e la distribuzione merci, per esempio, spesso vengono garantite solo con il possesso di un titolo di guida, quando in realtà sarebbe opportuno valutare molti altri aspetti, quali lo stato del mezzo e quello psicofisico del conducente.

Il magazzino è un luogo dove rischi e pericoli sono dietro ogni angolo, in mezzo ad attrezzatture e carichi pesanti, movimenti sbagliati dovuti a una scarsa formazione e prevenzione, disorganizzazione e disordine.

Le attività svolte all’interno di un magazzino vengono considerate di rischio medio, anche se questo tipo di valutazione è molto generale e va presa in considerazione sempre tenendo conto che esistono milioni di realtà diverse, con diverse situazioni di automazione, di personale impiegato e di uso di sostanze pericolose.

Presentato il bando per la sicurezza rivolto alle aziende

Nell’universo della logistica 4.0 l’Italia è un Paese che conta, attivo e decisamente “in salute”, motivo per cui tutte le imprese del settore hanno il dovere di impegnarsi per fornire sicurezza e salute negli ambienti di lavoro.

A proposito di ciò è stato pubblicato il nono bando per la sicurezza, in cui l’INAIL, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, mette a disposizione 370 milioni di euro di incentivi a fondo perduto per favorire le imprese a investire sulla sicurezza.
È il più alto importo erogato da quando l’iniziativa ha visto la luce, ed è possibile presentare domanda dall’11 aprile fino alle ore 18 del 30 maggio.

Questo bando non è destinato solo alle aziende che si occupano di logistica e trasporti, anche se queste ne saranno fortemente aiutate, ma a tutte le imprese iscritte alla Camera di commercioindustriaartigianato agricoltura che ora hanno la possibilità di presentare la domanda mandando la richiesta direttamente sul portale dell’INAIL.

I 370 milioni di euro verranno divisi tra le Regioni italiane, e le risorse economiche saranno assegnate alle aziende in ordine cronologico rispetto alla consegna della domanda fino al loro esaurimento.

L’INAIL si occupa da sempre di incentivare le imprese, le microimprese e anche le piccole a porre particolare attenzione sul tema della sicurezza, realizzando progetti e iniziative per migliorare le condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori, includendo anche delle idee per ridurre i rischi derivati dalla movimentazione dei carichi e per incoraggiare l’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature di lavoro prodotti con soluzioni innovative per abbattere le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità e ridurre il livello di rumorosità o il rischio infortunistico.

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Come funziona?

Ogni azienda potrà accedere a un finanziamento a fondo perduto che coprirà fino al 65% dei costi ammissibili, per un massimo di 130mila euro che verranno investiti in macchinari, attrezzature, dispositivi vari come i carrelli elevatori, movimentatori e sollevatori telescopici, in piattaforme aeree, in robot e robot collaborativi, in sistemi di automazione, hardware, software e sistemi di protezione informatica dedicati all’esclusivo funzionamento di sistemi con l’obiettivo di migliorare le condizioni di salute e sicurezza.
Inclusi anche la rimozione eternit, ovvero per lo smaltimento di amianto, l’acquisto di trattori agricoli e macchine agricole o forestali.

Il fondo è diviso in 5 assi, a seconda della tipologia dei destinatari: a partire dall’Asse 1 della categoria Isi Generalista, si prosegue in ordine crescente con Isi Tematica, Isi Amianto, Isi Micro e Piccole Imperse e Isi Agricoltura.

I progetti che rientrano nella categoria di interventi agevolabili sono di varie tipologie: da quelli di investimento a quelli che adottano modelli organizzativi e di responsabilità sociale, da quelli per ridurre il rischio di movimentazione manuale dei carichi a quelli di bonifica da materiali contenenti amianto, poi ci sono i progetti per il settore della pesca e quello Tessile-Confezione-Articoli in pelle e calzature e quelli per la produzione agricola di micro e piccole imprese.

Attenzione: spese non finanziabili

Essendoci una lista di spese finanziabili, c’è di conseguenza anche una lista delle spese che non sono finanziabili con questo fondo Isi, che comprende: l’acquisto di beni usati, automezzi e mezzi di trasporto su strada, aeromobili, imbarcazioni e simili, di impianti per l’abbattimento di emissioni o rilasci nocivi all’esterno degli ambienti di lavoro e comunque di altre spese che servono a salvaguardare l’ambiente.

Include anche l’acquisto di hardwaresoftware e sistemi di protezione informatica, salvo quelli dedicati al funzionamento esclusivo di sistemi per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza.

Non sono finanziabili i mobili e gli arredi, gli interventi da effettuarsi in locali diversi da quelli dove è esercitata l’attività lavorativa al momento della presentazione della domanda, i progetti già realizzati o in corso di realizzazione, la manutenzione ordinaria degli ambienti di lavoro, delle attrezzature, delle macchine e dei mezzi d’opera.

Sono escluse anche le acquisizioni tramite locazione finanziaria e l’esclusivo smaltimento dell’amianto, che è ammesso solo nel caso in cui l’intervento rientri in un progetto più ampio che ha come obiettivo quello di migliorare le condizioni di salute dei lavoratori. Infine, non possono essere finanziati tutti quei macchinari indispensabili per l’erogazione del servizio o per la produzione di un bene di cui si occupa l’azienda e ogni altra spesa che non sia coinvolta in progetti.

È fondamentale ribadire che questo bando è molto importante per l’universo italiano della logistica, perché le aziende che si occupano di trasporto merci, di magazzino e di logistica in generale avranno ora la possibilità di essere economicamente aiutate nelle azioni di acquisto di carrelli elevatori, di software per la protezione dati, di mezzi di movimentazione, di progetti in ottica di automazione e molto altro, il tutto per una sicurezza a 360°: per diminuire gli infortuni e i danni alla salute dei dipendenti italiani e per aumentare anche l’impegno delle imprese della penisola verso i temi di sostenibilità ambientale che riguardano tutti in prima persona. (Fonte)

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.