Sicurezza sul lavoro, dati allarmanti: “In regola solo un’impresa edile su 54”

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Mancanza totale di sicurezza nelle aziende di Viterbo, soprattutto del settore edile. È la denuncia che fa il sindacato Usb, che ha messo intorno a un tavolo gli organi preposti al controllo della sicurezza sul lavoro.

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“I dati sulla mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro sono allarmanti: nel settore edile una sola azienda ogni 54 controllate risulta in regola”, precisa Elisa Bianchini, dell’Usb Viterbo. Sindacato che nell’ambito della campagna nazionale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, ha invitato al confronto l’ingegnere Marco Spezia, l’Ispettorato del lavoro, il servizio ispettivo Asl e i vigili del fuoco. “L’Ispettorato del Lavoro ha esposto un rapporto tecnico allarmante, purtroppo in linea con le testimonianze reali raccolte dal sindacato – spiega la sindacalista -. Nel settore dell’edilizia per esempio, nel 2019 il 98% delle aziende è risultata irregolare, in media rispetta la normativa una sola azienda su 54. I maggiori abusi riguardano l’assemblaggio dei ponteggi e la dotazione dei Dispositivi di protezione (Dpi)”.

Dal canto suo, il dottor Quercia, responsabile del servizio ispettivo Asl, ha confermato i dati in ambito agricolo già forniti (50% delle aziende non è in regola) ammettendo però la scarsità dei controlli a causa delle caratteristiche proprie del settore. L’edilizia permette di individuare facilmente i cantieri, l’agricoltura al contrario porta a una grande dispersione di lavoratori sul territorio, difficile da monitorare con i pochi ispettori a disposizione. A tal punto che la Asl dà priorità alle campagne di prevenzione e sensibilizzazione. “Se è vero, come ha sostenuto il dottor Quercia, che sono fondamentali tutti gli incontri che formino lavoratori e aziende sulla sicurezza, non si può mai prescindere dai controlli direttamente in azienda – commentano dall’Usb -. Molte volte, infatti, i lavoratori pensano di non poter denunciare eventuali abusi perché minacciati di licenziamento oppure non hanno proprio la consapevolezza in materia, sopratutto se stranieri”.

E ancora: “I controlli fanno emergere tutte le violazioni presenti in azienda. Se poi sono svolti in modo congiunto fra Asl e Ispettorato, gli ispettori rilevano sia le mancanze in fatto di sicurezza sia quelle contrattuali, obbligando i datori a sanarle senza alcuna ricaduta per i lavoratori – dichiara Luca Paolocci dell’Usb Viterbo -. È fondamentale coordinarsi e agire a livello locale, le istituzioni politiche centrali infatti si muovono in senso opposto alla sicurezza e in generale, ai diritti dei lavoratori. A riprova di questo, la Regione ha stabilito una media dei controlli nelle aziende che gli organi di vigilanza devono raggiungere. Una media pari, nel Lazio, a un misero 5%”. Apprezziamo come la Asl di Viterbo riesca a superare questo dato, controllando ogni anno l’8% delle aziende. Il 5% mostra chiaramente quale dispiego di forze e risorse vengano oggi investite per scoprire le varie forme di sfruttamento messe in campo dai datori e le conseguenti tutele verso i lavoratori”.

Per questo il sindacato auspica una stretta collaborazione a livello locale che permetta di individuare i settori più a rischio e agire concretamente, insieme ai lavoratori, nella difesa di diritti e sicurezza: “Esortiamo i Comuni a controlli stringenti sulle ditte prima di affidare appalti pubblici – ha continuato Paolocci – e a inserire nei bandi pesanti sanzioni per quelle aziende che, in corso d’opera, vengono meno agli obblighi di legge. Il personale comunale potrebbe effettuare i controlli preliminari a vista per poi avvertire Ispettorato e Asl in caso di necessità”.(fonte)

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.