SICUREZZA: Tampone per tornare al lavoro dopo la malattia, il Dpcm lascia l’obbligo

epa08386577 A hairdresser, wearing a protective face mask, cuts the hair of a client who also wears a protective face mask at the La Barberia shop during the spread of the pandemic Coronavirus (COVID-19) disease in Lausanne, Switzerland, 27 April 2020. Swiss authorities partly lifted the lockdown allowing people reopening their shops after more than one month and a half of closing due to the coronavirus COVID-19 pandemic. EPA/JEAN-CHRISTOPHE BOTT

Servirà ancora il tampone per rientrare al lavoro dopo aver contratto il virus. Il Dpcm non ha risolto una questione nata dalle indicazioni discordanti di due atti legislativi diversi. Era tutto pronto per inserire un secondo comma nell’articolo 4, “Misure di contenimento del contagio per lo svolgimento in sicurezza delle attività produttive industriali e commerciali” e invece nella notte è arrivato lo stop.

Due regolamenti del 24 aprile prevedono che per rientrare al lavoro è sempre necessario il tampone dopo essere stato malato. A ottobre però il ministero alla Salute ha stabilito che se sono passati 21 giorni dal test positivo e nell’ultima settimana non ci sono stati sintomi non serve alcune esame per essere liberati dalla quarantena ma solo un attestato della Asl, che viene rilasciato in automatico se trascorre quel termine. Così si crea una situazione contraddittoria. Nei giorni scorsi si era deciso di risolverla, togliendo l’obbligo al tampone per il rientro al lavoro dopo tre settimane. Invece il cambiamento è saltato.

Ci sono alcuni casi di persone che restano positive per moltissimo tempo, anche se a quel punto non sono più contagiose, per questo l’Oms e successivamente il ministero alla Salute hanno deciso che trascorso un certo periodo non ci sono rischi se non si fa il tampone. Certe persone, quindi, potrebbero uscire di casa ma non andare al lavoro. Ad esempio una commessa in base alle norme di oggi non può tornare al suo posto se non ha il tampone negativo a un mese dalla prima positività ma potrebbe presentarsi tranquillamente nel suo negozio come cliente e scegliersi un vestito. Allo stesso modo, un professore potrebbe non rientrare a scuola mentre gli alunni che sono stati malati, che non hanno l’obbligo di tampone se sono passati i 21 giorni, rientrano.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.