Tecnologia e sicurezza: ecco tutti i segreti del mega-cantiere dell’A4

Sono cinquecento gli uomini al lavoro tra enormi strutture. Soluzioni all’avanguardia messe in atto rispettando l’ambiente

cantiere a14(di Francesca Artico) Viaggio nel cantiere della terza corsia autostradale A4 tra Ronchis e Gonars. Mentre la terza corsia sta prendendo forma e ormai è ben visibile il nuovo tracciato, entrare nel vivo del cantiere dà esattamente la sensazione di quello che significa quest’opera: una infrastruttura viaria di ultima generazione. Macchine operatrici supertecnologiche e uomini discreti che fanno funzionare tutto in perfetto sincronismo. Il visitatore, dotato di caschetto, scarpe antinfortunistiche e giubbotto, accompagnato dal responsabile unico del procedimento, l’ingegner Enrico Razzini, entra in un mondo sconosciuto fatto di professionalità e tecnica. E si resta subito impressionati. Complessivamente nel maxi cantiere lavorano circa 500 persone.

L’attività che corre a fianco dell’infrastruttura è ormai a pieno ritmo: dalla realizzazione delle nuove strade poderali a servizio dei fondi agricoli e delle proprietà, alla realizzazione dell’allargamento vero e proprio dell’autostrada, dal disboscamento allo spostamento delle interferenze e alla bonifica di ordigni bellici, ormai quasi completata, ma anche alla realizzazione degli accessi di emergenza (40 varchi ) ai bacini di “lagunaggio”. Questi bacini sono costituiti da 46 vasche (più due in Veneto) in cui confluiranno le acque di scarico della A4 contenenti idrocarburi per essere depurate: in Friuli ci si avvarrà della fitodepurazione, mentre in Veneto si procederà con appositi filtri per poi rimettere le acque in circolo.

A colpire ancora di più è il cantiere nel cantiere in cui si sta realizzando il ponte sul fiume Tagliamento, dove vengono realizzati i 1.186 conci (gigantesche strutture a forma di trapezio rovesciato) di 90 tonnellate. La costruzione dei conci viene effettuata in questo sito e parte dalla realizzazione di un’armatura di tondini metallici (6.800 chili) che, inserita in una macchina-contenitore, viene ricoperta da una colata di cemento (miscelato in un’area attigua), fatta “maturare” in 28 giorni, verificata nei particolari (le misure devono essere precisissime perchè l’incastro sia perfetto), sottoposta al test di carico e spostata nell’area di stoccaggio che può contenerne 180, con distribuzione su dodici file.

Per il trasferimento del manufatto vengono utilizzati due carri ponte mobili posizionati a un centinaio di metri di distanza l’uno dall’altro che – scorrendo sui binari di cui è dotato il cantiere – effettuano il trasporto che si conclude con il carico sul pianale di un autoarticolato. Un breve tragitto fino al carro-varo, la struttura che li solleverà fino all’altezza della pila (composta da 8 pali tangenti dal diametro di 1,5 metri fissati a una profondità di 75 metri) su cui saranno posati per comporre il nuovo ponte.

Sembra un grande gioco di mattoncini, un Lego, in cui tutto si incastra e trova una sua collocazione, nell’ordine più assoluto.

Mentre si costruisce il ponte e si realizzano le carreggiate, si lavora anche per le deviazione dei canali le cui acque vengono convogliate in speciali condotte che ne spostano temporaneamente il corso e anche qui si rimane sorpresi quando ti dicono che le pietre che delimitavano gli argini saranno riutilizzate perché nella costruzione della terza corsia non si butta via nulla. Tutto questo senza intaccare l’ambiente. E poi si spostano le interferenze (gas, elettricità, cavi per il trasporto dati), tutte in apposite condutture.

Ambiente e sicurezza sono i principi che guidano la realizzazione della terza corsia dell’A4 (che si snoda in gran parte a nord della carreggiata attuale). Terminati i lavori, l’enorme cantiere “logistico” ubicato nella zona dell’ex casello di Latisana sarà completamente rimosso: al suo posto resterà una grande area verde.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.