Variante Delta, il grido d’allarme di Massimo Galli: “Al chiuso infetta anche a 2 metri di distanza”

Il Ferragosto si è presentato “preoccupato” per Massimo Galli. L’Italia deve ancora fare i conti con il coronavirus e l’autunno non si presenta roseo. Complice il ritorno degli studenti dietro ai banchi scolastici. “Nonostante l’anno scorso, non vedo una riapertura sicura della scuola. Senza l’obbligo di vaccinazione e un sistema di test per isolare i focolai è facile prevedere problemi alla ripresa”, ha confessato a La Stampa.

Il professore ordinario di Malattie infettive all’Università Statale di Milano e primario all’Ospedale Sacco ha ribadito ancora una volta che il vaccino contro il Covid mostra più benefici che rischi: “Fatti salvi i guariti, i problemi di salute per cui sono giustificabili sono pochi: reazioni alla prima dose, immunodepressione tale da rendere inutile la vaccinazione, ma per esempio cardiopatici, tumorati o persone con altre fragilità hanno un vantaggio maggiore a vaccinarsi che a restare scoperti. Questo vale di più per gli insegnanti, che sono ad alto rischio perché a contatto con i giovani”.

Da vaccinare nel minor tempo possibile anche gli studenti. Il timore questa volta è per i trasporti che torneranno a diventare affollati con la scuola: “La Delta al chiuso infetta anche a due metri e tutti devono tenere la mascherina. La capienza all’80 per cento per me è alta, ma sarà difficile fare diversamente”. Galli, nella diatriba tra governo e sindacato sul Green pass al lavoro non può che schierarsi con il primo: “Sono favorevole al certificato in azienda o in ufficio. Si tratta di uno strumento di prevenzione, oltre che di un incentivo alla vaccinazione. Se poi fosse valido solo dopo la seconda dose sarebbe ancora più sicuro”. 

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.