VENDEMMIA CON AMICI: il ministero ci ripensa e cancella la multa

«Situazione chiarita, non si tratta di lavoro nero»

Nessuna multa. La tradizione antica della vendemmia in famiglia e con l’aiuto dei vicini è salva. Non verrà punito il pensionato di Castellinaldo d’Alba, Battista Battaglino, sorpreso dagli ispettori a raccogliere le uve nella sua piccola vigna, nel cuore del Roero, assieme alla compagna Ada e ad alcuni amici. Perché fra loro non esiste un rapporto di lavoro, dunque non ci sarà la temuta maxi sanzione prevista nei casi di impiego in nero.

La notizia arriva da Roma. Il segretario generale del ministero del Lavoro, Paolo Pennesi: «C’è stato l’incontro alla Direzione territoriale di Cuneo, a seguito della verifica ispettiva. Al riscontro delle carte, la situazione è stata chiarita, anche in ciò che poteva lasciare margini di dubbio. Si è accertato che nella vigna con il proprietario c’erano un nipote e la compagna, insieme con un amico di famiglia e un’altra persona. Nessuno legato da rapporti di lavoro dipendente». Anche il disoccupato, che prima lavorava nell’officina del fratello di Battista, stava fra i filari, ma senza percepire nulla. «La Direzione ha preso atto delle dichiarazioni e della situazione – aggiunge -. Sono state fornite giustificazioni adeguate. Il procedimento si concluderà senza sanzioni».

Ieri mattina l’incontro negli uffici provinciali del Lavoro, a Cuneo. Battaglino è convocato, deve fornire i documenti richiesti dagli ispettori. Parla con due funzionari, con lui c’è un esperto legale e giuslavorista di Coldiretti. Un colloquio «cordiale», dice il pensionato all’uscita, dopo una quarantina di minuti. Una delegazione di amici e coltivatori aspetta Battista in strada, con cartelli come «Amara vigna mia». C’è Ada, la compagna, che scrivendo a «Specchio dei tempi» ha denunciato la vicenda.

Il direttore dell’ispettorato, Pasquale Mottolese: «Stiamo controllando la zona tra Cuneo e Asti per verificare le condizioni di lavoro, individuare chi utilizza dipendenti in nero, migranti irregolari, minori, finte coop. Non ci sono casi di caporalato, ma sarei preoccupato se i controlli non ci fossero. Il colloquio è stato cordiale, la documentazione accolta».

Una quarantina le ispezioni, a settembre, nella zona delle viti. «L’ispettorato sta effettuando accertamenti sulla vendemmia, per contrastare eventuali irregolarità – dichiara il viceministro dell’Agricoltura, Andrea Olivero -. Questa era una vicenda paradossale, senza volontà di sfruttare lavoratori, né di sottrarre soldi allo Stato. La nostra battaglia dev’essere durissima e senza tregua dove ci sono sfruttamento e gestione indebita: non è questo il caso».

Coldiretti Cuneo precisa: «Siamo fermamente convinti che vadano combattute tutte le situazioni di illegalità e sfruttamento. Nel contempo, però, da anni denunciamo la complessità delle norme e l’eccessiva burocrazia che attanaglia le aziende. Resta difficile stabilire il confine tra il rapporto di un lavoro dipendente rispetto a una collaborazione amichevole e gratuita». Una tradizione, la vendemmia fra amici, a cui non intende rinunciare neppure il governatore Chiamparino: nelle prossime settimane, impegni istituzionali permettendo, sarà nelle Langhe, ma in forma strettamente privata.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.