”Rainbow Warrior”, Greenpeace ricorda il disastro 30 anni dopo

Sono passati trent’anni dall’affondamento della ”Rainbow Warrior” nel porto di Auckland, in Nuova Zelanda. L’imbarcazione avrebbe dovuto guidare una flottiglia di protesta contro gli esperimenti nucleari francesi nell’atollo di Mururoa ma durante la notte del 10 luglio due agenti dell’intelligence di Parigi fecero esplodere due bombe sott’acqua distruggendo la nave e uccidendo Fernando Pereira, 35enne fotografo olandese attivista. Non essendo più in grado di navigare, il mezzo fu trainato in una località chiamata Matauri Bay, dove venne definitivamente affondato, con l’obiettivo di diventare un rifugio per pesci e altri organismi marini. Parigi si scusò poi con le autorità neozelandesi con un risarcimento di 6,5 milioni di dollari, in seguito al quale i due agenti furono liberati

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.