Falconara, idrocarburi e metalli all’area Antonelli e all’ex Liquigas
„Benzine, solventi, manganese. Ma anche arsenico, cobalto, piombo, rame, zinco nei terreni delle ex aree industriali dismesse. Alla Commissione Ambiente, il punto sulle analisi dell’Arpam per avviare le bonifiche“
L’Arpam ha chiesto un approfondimento della ricerca anche perché le aree inquinate fuoriescono dal perimetro pubblico dell’area. Stando alle mappature gli idrocarburi andrebbero a invadere i terreni sottostanti i binari ferroviari e per questo sono stati chiesti dati anche a Rfi. L’iter si concluderà con una relazione di analisi dei rischi, documento dal quale si stabilirà poi che tipo di intervento di bonifica eseguire. Il Comune ha già chiesto ad Arpam di utilizzare i parametri più restrittivi. Oltre agli idrocarburi sono state riscontrate le presenze di tetracloroetilene e di manganese. Arpam, sempre nell’ambito della caratterizzazione del Sin, ha inoltre effettuato due carotaggi fuori Sin. Uno in zona ex Liquigas (via Castellaraccia) dove sono stati riscontrati valori fuorilegge di arsenico, cobalto, piombo, rame, zinco e altri idrocarburi ad appena un metro di profondità. L’altro in zona Poiole nel quale è stato rilevato vanadio.
Veleni che continuano ad affiorare ogni volta che si fa un buco a terra. Un’eredità delle aree industriali dismesse che costellavano il nord della città fino al confine con Montemarciano in epoche in cui la salvaguardia dell’ambiente non era minimamente considerata. Giusto a fine novembre, un’altra ispezione ordinata dal Comune, mise in evidenza alte concentrazioni di alluminio, ferro, stagno e idrocarburi all’interno dell’ex caserma Saracini. Senza dimenticare tutta l’area ex Montedison, la cui bonifica è già inserita tra i primi passi del progetto di recupero privato che interessa sia l’ex sito industriale che i terreni a monte della statale Adriatica.
FONTE ANCONATODAY