La Legge di Stabilità recepisce direttive UE ed equipara i liberi professionisti alle PMI nell’accesso ai fondi europei: soddisfazione di Confprofessioni.
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I liberi professionisti, spiega la norma, sono «equiparati alle PMI come esercenti attività economica, a prescindere dalla forma giuridica rivestita», in base a quanto previsto dallaRaccomandazione della Commissione UE 6 maggio 2013/361/CE, dal Regolamento UE 1303/2013, e dalle Linee d’azione per le libere professioni del Piano d’azione Imprenditorialità 2020.
I fondi vengono erogati direttamente, oppure attraverso Stati e Regioni. La norma inserita inLegge di Stabilità rende coerente la legislazione italiana con le direttive comunitarie, superando le interpretazioni diverse su base regionale (che in alcuni casi chiedono, per l’accesso ai fondi, l’iscrizione alla Camera di Commercio). Soddisfazione viene espressa da Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, secondo il quale l’equiparazione fra professionisti e PMI:
«è un risultato storico, per sbloccare ingenti risorse a favore degli studi professionali», che consentirà «a tutti i professionisti, nessuno escluso, di poter accedere a risorse indispensabili per far crescere un settore economico strategico per lo sviluppo economico e sociale del Paese», superando «atteggiamenti ambigui e non uniformi a livello regionale», ovvero evitando la possibilità di escludere i liberi professionisti dai Piani operativi regionali e nazionali della programmazione 2014/2020 dei fondi strutturali europei».
DI Barbara Weisz
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