ECONOMIA – Gentiloni e il Patto di Stabilità: Italia sotto Pressione

Una settimana cruciale è iniziata a Bruxelles, dove si sta svolgendo una delicata trattativa sul Patto di Stabilità dell’Unione Europea. Al centro della scena il Commissario all’Economia Paolo Gentiloni, il cui approccio sta sollevando forti controversie all’interno del governo italiano.

Il passo più contestato riguarda la proposta della Commissione di classificare i Paesi dell’UE in tre categorie in base al livello di rischio associato al loro debito pubblico. L’Italia, insieme a Francia e Spagna, si oppone con veemenza a questa disposizione. Temono che tale classificazione possa relegare formalmente l’Italia in una sorta di “serie C” nell’affidabilità finanziaria, con possibili conseguenze sugli investimenti.

Il secondo punto di conflitto è strettamente correlato al primo: i Paesi inseriti nella categoria di rischio più elevato sarebbero soggetti a una sorveglianza più rigorosa e vincolante, che verrebbe effettuata annualmente, riguardo all’attuazione dei piani di riforma e di riduzione del debito, estesi su periodi che vanno dai quattro ai sette anni.

In queste settimane, il Commissario Gentiloni sta operando discretamente per sostenere un’altra richiesta italiana. Il governo di Roma chiede di considerare certi investimenti, quali quelli inerenti alla transizione verde o alla difesa, come fattori rilevanti, escludendoli dal computo del deficit. Inoltre, si chiede di scomputare dall’ammontare del debito l’impatto dei prestiti provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che ammontano a 120 miliardi di euro.

Su quest’ultimo punto, l’Italia non ha il supporto di alcun altro paese membro, ma Gentiloni sembra sostenere un’idea analoga proposta dal Ministro delle Finanze portoghese, Fernando Medina. Quest’ultimo suggerisce di considerare certi investimenti, come quelli nella difesa, come fattori significativi quando Bruxelles valuta attenuanti per evitare l’apertura di una procedura nei confronti di un Paese.

Il governo italiano, guidato dalla Premier Giorgia Meloni e dal Ministro del Tesoro Giorgetti, sta intensificando gli sforzi per garantire risorse finanziarie necessarie, mentre la Commissione europea sta delineando un nuovo quadro di regole finanziarie. In questo contesto, il ruolo di Gentiloni si presenta cruciale, ma anche estremamente controverso, alimentando il dibattito sul futuro economico dell’Italia all’interno dell’Unione Europea.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.