Non solo spremute dunque, o canditi, granite o bavaresi. La nuova invenzione Made in Siciliautilizza i frutti simbolo dell’isola regina del Mediterraneo per produrre energia. In che modo? Trasformando il cosiddetto “pastazzo” di agrumi in fonte di energie alternative. Il ”pastazzo” è lo scarto derivato dalla trasformazione degli agrumi dal quale, con tecnologie avanzate, si può ottenere energia elettrica, biometano, bioprodotti e nutrienti per il terreno. In altri termini lo scarto umido derivante dalla trasformazione degli agrumi può generare energia pulita, grazie a tecniche che sfruttano il processo di digestione anaerobica, ossia la degradazione della sostanza organica da parte di microrganismi in condizioni di anaerobiosi (cioè di assenza di ossigeno molecolare O2); un processo alternativo al compostaggio, che invece è strettamente aerobico.
Nella produzione industriale di succo di agrumi, il residuo umido generato dalla lavorazione dei frutti rappresenta circa il 60% della materia prima trattata ed è considerato un rifiuto. Solo in piccole parti viene già utilizzato come fertilizzante che migliora le caratteristiche fisiche del terreno, come mangime per animali, come integratore nell’alimentazione umana e come compost. Oggi con nuove tecniche anche un impianto di piccole dimensioni sarà in grado di utilizzare a scopi energetici il “pastazzo” di agrumi e altri scarti delle filiere agroalimentari del Sud come le pale di fichi d’India, le vinacce, la sansa.
Il progetto – che si vorrebbe presto estendere all’intera regione – nasce con l’intento di venire incontro alle esigenze manifestate dai principali attori della filiera agrumicola riuniti all’interno delDistretto Agrumi di Sicilia ed è stato avviato nel 2014 grazie al finanziamento non condizionato della The Coca-Cola Foundation e al lavoro del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell’Università di Catania insieme alla Cooperativa Empedocle, che hanno avuto il compito di individuare i processi industriali più adatti per il riutilizzo degli scarti della lavorazione agrumicola.