Evoluzione e Innovazione nella Prevenzione Incendi: Panoramica Aprile 2025

Quadro normativo in transizione: le nuove proroghe del Milleproroghe 2025

Il panorama normativo italiano in materia di prevenzione incendi ha subito un’importante evoluzione con l’entrata in vigore della Legge 21 febbraio 2025 n. 15, comunemente nota come “Milleproroghe 2025”. Il provvedimento, operativo dal 24 febbraio scorso, ha introdotto significativi differimenti temporali per l’adeguamento alle normative antincendio in diversi settori strategici.

Per le strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto, il legislatore ha previsto un percorso di adeguamento graduale: entro il 31 dicembre 2025 sarà obbligatoria la presentazione della SCIA parziale, mentre il completamento dell’adeguamento è stato posticipato al 31 dicembre 2026. Questa strategia “a due fasi” mira a garantire un progresso verificabile verso la conformità normativa, bilanciando le esigenze di sicurezza con le difficoltà operative ed economiche del settore.

Analogamente, per i rifugi alpini con capienza superiore a 25 posti letto, il termine per la presentazione delle istanze preliminari è stato differito al 31 dicembre 2025, riconoscendo le peculiarità logistiche e strutturali di queste installazioni spesso situate in contesti remoti e di difficile accesso.

Particolarmente rilevante appare la proroga concessa al comparto dell’istruzione: per asili, scuole, università e strutture di formazione, il termine per l’adeguamento è slittato dal 31 dicembre 2024 al 31 dicembre 2027, evidenziando la complessità degli interventi necessari su un patrimonio edilizio spesso datato e la necessità di pianificazioni finanziarie adeguate da parte degli enti pubblici.

Dal prescrittivo al prestazionale: l’evoluzione metodologica

Il settore della prevenzione incendi sta vivendo una trasformazione paradigmatica, con un progressivo abbandono dell’approccio rigidamente prescrittivo in favore di metodologie basate sulla prestazione (performance-based). Questo cambiamento, incarnato dal Codice di Prevenzione Incendi (DM 3 agosto 2015 e successive modifiche), rappresenta un’evoluzione culturale prima ancora che tecnica.

L’approccio prestazionale consente ai professionisti di sviluppare soluzioni progettuali alternative, purché garantiscano livelli di sicurezza equivalenti o superiori rispetto alle soluzioni conformi. Questa flessibilità si rivela particolarmente preziosa per edifici storici, strutture complesse o progetti innovativi, dove l’applicazione rigida delle prescrizioni tradizionali risulterebbe problematica o inadeguata.

La metodologia prestazionale richiede competenze avanzate e multidisciplinari, stimolando la crescita professionale degli operatori del settore e promuovendo l’innovazione. Non a caso, il corso di aggiornamento programmato per il 9 aprile 2025 si concentra proprio sull’applicazione del capitolo S.5 del Codice, dedicato alla gestione della sicurezza antincendio, elemento chiave nell’approccio prestazionale.

Digitalizzazione e nuove tecnologie: la frontiera della sicurezza antincendio

La rivoluzione digitale sta trasformando profondamente anche il settore della prevenzione incendi, con l’introduzione di tecnologie che amplificano le capacità di progettazione, monitoraggio e intervento.

I Digital Twin (gemelli digitali) rappresentano una delle innovazioni più promettenti: modelli virtuali che replicano fedelmente edifici e impianti, consentendo simulazioni accurate di scenari d’incendio e l’ottimizzazione delle strategie di evacuazione. L’integrazione dell’intelligenza artificiale in questi modelli permette analisi predittive sempre più sofisticate, identificando potenziali vulnerabilità prima che si manifestino criticità reali.

Sul fronte del monitoraggio, l’IoT (Internet of Things) sta rivoluzionando i sistemi di rilevazione precoce, con reti di sensori interconnessi che forniscono dati in tempo reale su temperatura, fumo, qualità dell’aria e altri parametri critici. L’impiego di droni e robot per ispezioni in ambienti pericolosi o difficilmente accessibili rappresenta un’ulteriore frontiera tecnologica, riducendo i rischi per gli operatori e aumentando la precisione dei controlli.

Le simulazioni numeriche basate sulla fluidodinamica computazionale (CFD) consentono di prevedere con accuratezza la propagazione di fumo e calore, ottimizzando il posizionamento dei sistemi di evacuazione e compartimentazione. Questi strumenti, un tempo accessibili solo a grandi organizzazioni di ricerca, sono oggi sempre più disponibili per i professionisti del settore.

La sfida verde: sicurezza antincendio e sostenibilità

Un tema emergente di particolare rilevanza è l’integrazione tra prevenzione incendi e sostenibilità ambientale. La transizione verso edifici a basso impatto energetico e l’adozione di nuovi materiali “green” pongono sfide inedite per la sicurezza antincendio.

I sistemi di accumulo energetico (batterie al litio), gli impianti fotovoltaici, le facciate ventilate ad alta efficienza energetica e i materiali isolanti di origine naturale presentano caratteristiche di combustibilità e modalità di propagazione dell’incendio spesso diverse rispetto ai materiali tradizionali, richiedendo approcci progettuali specifici.

La progettazione integrata, che considera simultaneamente gli aspetti di sostenibilità e sicurezza antincendio fin dalle fasi iniziali, emerge come best practice per evitare conflitti tra obiettivi apparentemente divergenti. In questo contesto, l’approccio prestazionale del Codice di Prevenzione Incendi si rivela particolarmente adatto, consentendo soluzioni su misura per le specificità delle costruzioni sostenibili.

Verso un futuro integrato

Il panorama attuale della prevenzione incendi in Italia si caratterizza per una complessa interazione tra evoluzione normativa, innovazione tecnologica e nuove sfide progettuali. Le proroghe recentemente concesse non devono essere interpretate come un semplice rinvio degli adempimenti, ma come un’opportunità per implementare soluzioni più avanzate e integrate.

La formazione continua dei professionisti, come evidenziato dal corso in programma il 9 aprile, rappresenta un elemento imprescindibile per navigare efficacemente in questo scenario in rapida evoluzione. Parallelamente, l’adozione di tecnologie digitali avanzate offre strumenti potenti per migliorare la sicurezza antincendio, riducendo al contempo i costi e l’impatto ambientale.

La sfida per il futuro sarà sviluppare un approccio olistico, capace di integrare armonicamente requisiti normativi, innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, mantenendo sempre al centro l’obiettivo primario: la salvaguardia della vita umana e la protezione dei beni.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.

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