Fondo familiari vittime gravi infortuni sul lavoro, rivalutazione importi

Il Decreto Ministeriale del 19 novembre 2008 ha individuato le tipologie di benefici previsti dal comma 1187 dell’articolo 1, della legge finanziaria 2007 (legge n. 296 del 27 dicembre 2006) che ha provveduto a istituire il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro, anche non coperti da assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro.

Il fondo riguarda gli infortuni avvenuti a partire dal 1° gennaio 2007 che abbiano comportato il decesso del lavoratore e riconosce un importo una tantum e una anticipazione sulla rendita, erogati rispettando i requisiti previsti all’articolo 85 del Testo Unico Inail (Decreto 30 giugno 1965, n. 1124), individuando come prioritariamente destinatari del beneficio, i parenti in questo ordine:

In mancanza di coniuge e figli:

Restano escluse le vittime di malattie professionali e di infortuni avvenuti antecedentemente al 1° gennaio 2007, anche se il decesso del lavoratore è avvenuto successivamente a tale data.

Gli importi della prestazione “una tantum” vengono rivalutati periodicamente in considerazione dell’andamento del fenomeno infortunistico e delle risorse disponibili a valere sull’esercizio finanziario dell’anno fiscale, che per il 2018 sono state stimate dal capitolo di Bilancio del Ministero del Lavoro in €3.9952.41.

Il valore del riconoscimento viene inoltre determinato in maniera crescente in considerazione della composizione del nucleo familiari dei superstiti aventi diritto.

In considerazione di quanto sopra il Ministero del Lavoro con decreto del 25 gennaio 2019 ha provveduto a determinare gli importi delle prestazioni per le vittime di infortuni gravi sul lavoro occorsi nel 2018 come segue:

Per gli aventi diritto parenti di vittime del lavoro soggette alla copertura assicurativa obbligatoria ai sensi del Dpr. n. 1124/1965 e della L. n. 493/1999 è inoltre prevista, oltre alla prestazione una tantum, anche un’anticipazione della rendita, pari a tre mensilità della rendita annua calcolata sul minimale di legge.