E la protesta annunciata dai medici è assolutamente “ragionevole. Come medico ho il diritto e il dovere di utilizzare le prestazioni necessarie per accertare le condizioni di salute del mio paziente. In questo rapporto non può entrare la politica”. Sarebbe stato meglio anziché tagliare le prestazioni, “tagliare il profitto. Parliamo di 25/30 miliardi l’anno, una cifra enorme, quanto una grossa finanziaria. Abbiamo una Sanità che ha fatto diventare gli ospedali pubblici uguali a quelli privati convenzionati: entrambi funzionano col meccanismo dei rimborsi. Non è assurdo?”.