Sotto accusa i capi d’abbigliamento outdoor che non hanno eliminato i Pfc, composti polifluorati e perflorurati che possono causare danni al sistema riproduttivo e ormonale. Indagini su otto cime in tre continenti. I Monti Sibillini i più contaminati
Fra maggio e giugno scorsi otto squadre di attivisti dell’associazione ambientalista hanno organizzato spedizioni in aree montane in tre continenti per prelevare campioni di acqua e neve che sono stati poi analizzati in laboratorio. Dalle provette è emersa la presenza di Pfc, composti polifluorati e perflorurati impiegati in molti processi industriali per la produzione di beni di consumo: il settore dell’abbigliamento outdoor li usa nelle finiture impermeabilizzanti e antimacchia. Una volta rilasciati nell’ambiente si degradano molto lentamente, restando nella forma originaria per diversi anni e disperdendo