LA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA PUO’ ESSERE SVOLTA ANCHE DAI GEOMETRI

 “ La progettazione architettonica può essere svolta anche da un geometra, ma non solo, anche la direzione dei lavori architettonici rientra tra lecompetenze professionali dei geometri” ad affermarlo è stato il presidente del CNGeGL  Maurizio Savoncelli nel corso dell’attesa conferenza stampa di giovedì 10 settembre.

L’occasione era particolarmente attesa, in tanti, tra i giornalisti partecipanti, si attendevano un deciso attacco nei confronti delle altre categorie professionali e del Consiglio di Stato, rei, a nostri occhi di cronisti, di intaccare più o meno volontariamente il settore delle competenze professionali dei geometri italiani.

Un attacco che, dobbiamo riportare, non c’è stato. Anzi. Maurizio Savoncelli, ha elogiato il pronunciamento del Consiglio di Stato sulle competenze professionali dei geometri per quanto riguarda i lavori con il cemento armato.

“Quello del Consiglio di Stato è un pronunciamento a beneficio di tutte le categorie tecniche che indica con chiarezza un nuovo percorso” ha affermato il presidente dei Geometri italiani “questo pronunciamento, sancisce finalmente una nuova era di collaborazione fra le categorie tecniche e fa un’opportuna chiarezza sulla progettazione architettonica, che può essere svolta da un geometra, così come la direzione dei lavori architettonici

Ma vediamo nel dettaglio quali sono, secondo il CNGeGL, le tre principali innovazioni ( che spaziano dalla progettazione architettonica, alla direzione dei lavori in zona sismica ndr ) introdotte dal parere del Consiglio di Stato numero 2539 emesso il 4 settembre 2015

Particolare attenzione ha suscitato in particolare il terzo punto, che aprirebbe scenari importanti

“La nota del Consiglio di Stato è molto chiara. Per la prima volta” precisa il Presidente Maurizio Savoncelli “ il parere fa riferimento al grado di sismicità. Un passaggio molto importante, dopo il disastro di San Giuliano in Puglia, quando è stata elaborata la nuova classificazione sismica. Con l’ordinanza 3274/2003 si è giunti a una chiara individuazione delle zone sismiche del territorio italiano (1, 2, 3 e 4) e al relativo adeguamento della strumentazione di pianificazione da parte delle Regioni. Nell’ultimo capoverso del parere, si fa una disamina completa e chiara. Nelle zone ad alto rischio sismico, lo strutturista deve intervenire già dalla fase della progettazione architettonica”.

E per quanto riguarda i rapporti con le altre categorie professionali?

Relativamente al dialogo in corso con le altre professioni tecniche, il Consiglio Nazionale sta lavorando per arrivare a una definizione chiara e esaustiva.

“La Rete delle Professioni Tecniche” ha aggiunto il Presidente Savoncelli “è uno straordinario strumento collegiale dove si affrontano le tematiche comuni a tutte le 9 professioni aderenti. Il tema delle competenze professionali nelle costruzioni deve essere affrontato e risolto tra le categorie professionali coinvolte che rappresentano quasi 500mila professionisti del settore: ingegneri, architetti e geometri”.

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