
Crescono in silenzio, senza marciare, senza respirare, senza dormire. Ma avanzano ovunque, e ora puntano anche ai cantieri edili. Sono i robot intelligenti antropomorfi, macchine che replicano – e spesso superano – le capacità umane, pronte a rivoluzionare ogni settore della nostra società, edilizia compresa.
Dalla mano RUKA al robot Zyrex: la corsa globale alla robotica umanoide
A New York, la mano robotica open source RUKA ha stupito il mondo: 15 gradi di libertà, ispirazione ai tendini umani, 20 ore di autonomia senza cali di efficienza. Un progetto che dimostra come la complessità del corpo umano stia diventando sempre più replicabile.
In Cina, l’umanoide Mornine di Chery Auto ha imparato a camminare e orientarsi da solo, mentre altri laboratori cinesi stanno sviluppando robot biodegradabili in gelatina di maiale e cellulosa vegetale, capaci di dissolversi dopo aver completato il proprio compito.
Nel Regno Unito, Open Bionics ha presentato Hero, il braccio bionico wireless e impermeabile più leggero al mondo. Negli Stati Uniti, Foundation Robotics mostra l’evoluzione delle gambe del suo umanoide Phantom, pensato per affrontare terreni complessi.
In Giappone, i robot raccolgono fragole usando il lidar per mappare i campi in 3D, mentre in Europa robot autonomi riconoscono e rimuovono batterie dagli scarti elettronici. Knightscope, invece, prepara la prossima espansione della sicurezza robotica dalla Silicon Valley.
Infine, la Cina ha stabilito un nuovo record con un microbot terrestre-aereo senza fili, capace di cambiare forma e volare, il più piccolo e leggero mai realizzato.
Cantieri edili: i robot sono già realtà
Non solo innovazione da laboratorio: anche l’edilizia, settore storicamente legato alla manualità umana, sta vivendo la sua rivoluzione robotica.
- Zyrex, il gigante dell’edilizia
Alto 6 metri, Zyrex è il nuovo robot da costruzione sviluppato in California da RIC Robotics. È progettato per svolgere in autonomia compiti complessi come saldatura, carpenteria e stampa 3D, grazie a sensori LiDAR e intelligenza artificiale avanzata. Zyrex punta a colmare la carenza di manodopera e a ridurre i rischi nei cantieri, dove nel 2023 si sono registrati oltre mille decessi solo negli Stati Uniti. Il suo debutto operativo è atteso per il 2026, con un prezzo inferiore al milione di dollari e opzioni di leasing accessibili
- Robot modulari e mobili per la sicurezza e l’efficienza
In Italia, l’Istituto Italiano di Tecnologia ha sviluppato Concert, un robot modulare pensato per ridurre gli sforzi fisici e migliorare la sicurezza nei cantieri. Concert può forare, applicare isolanti, trasportare carichi pesanti e raggiungere altezze superiori ai tre metri, adattandosi agli spazi stretti e collaborando con i lavoratori umani. Dotato di sensori, lidar e telecamere 3D, è già stato testato con successo in veri cantieri7. - Veicoli autonomi e robot specializzati
Dai bulldozer a guida autonoma per il movimento terra, ai robot come Tybot per la legatura delle armature nei ponti, la robotica copre ormai tutte le fasi della costruzione. Built Robotics ha già una flotta di mezzi autonomi per scavo e movimentazione materiali, mentre Tybot individua e lega automaticamente i punti necessari nelle strutture in cemento armato8. - Robot per la logistica di cantiere
La piattaforma mobile Husky A200, sviluppata dal Fraunhofer Italia Innovation Engineering Center, è progettata per trasportare materiali e strumenti nei cantieri, sfruttando dati BIM e sensori avanzati per navigare in ambienti complessi e dinamici4. - Stampa 3D su larga scala
Progetti come On Site Robotics a Barcellona utilizzano robot e droni per stampare in 3D intere strutture direttamente in cantiere, con materiali naturali e sostenibili, riducendo tempi e costi di produzione3.
Non è più solo innovazione: è accelerazione
L’invasione silenziosa dei robot non si ferma ai laboratori o alle fabbriche: ora conquista anche i cantieri, promettendo maggiore sicurezza, efficienza e sostenibilità. Il corpo umano, un tempo unico e insostituibile, è sempre più replicabile e migliorabile. La sfida non è più solo tecnologica, ma anche culturale: restare spettatori o capire davvero cosa sta succedendo. L’esercito silenzioso dei robot è già tra noi, e cresce. Anche nei cantieri.
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