A farsi promotori di questa risoluzione, poi sostenuta da altri 70 Paesi, sono stati il Gabon e la Germania. Anche l’Italia era schierata a favore. Sebbene questa risoluzione non sia vincolante da un punto di vista giuridico, invita tutte le nazioni a…
“fare passi decisivi a livello nazionale per prevenire, combattere ed eradicare il commercio illegale di fauna selvatica”.
Con questa risoluzione vedremo una serie di rafforzamenti dei processi giudiziari e nuovi poteri e risorse per le forze dell’ordine a livello internazionale, oltre a una serie di iniziative per coinvolgere in modo più attivo popoli locali e governi nelle aree di caccia contro il traffico illecito, aiutando i Paesi coinvolti a trarre beneficio dalle risorse naturali nei loro confini.
Uno dei passi più concreti è il fatto che a partire dal 2016, il segretario generale dell’ONU dovrà presentare una relazione annuale in merito ai crimini contro la fauna selvatica per controllare cosa stia accadendo e come la comunità internazionale si stia muovendo per contrastare questa piaga.