Il manuale tecnico è nato dalla richiesta di supporto dello S.Pre.S.A.L. CN2, nel cui ambito territoriale è occorso nel luglio 2007 l’incidente del Molino Cordero di Fossano. Il testo è inoltre il prodotto della sinergia tra le professionalità delle strutture “Rischio industriale ed igiene industriale” e “Verifiche impiantistiche” di Arpa Piemonte.
La prima parte del documento fornisce la metodologia da seguire per effettuare la valutazione del rischio di esplosione, illustrando le sorgenti di emissione, la classificazione delle aree con pericolo di esplosione, le principali sorgenti di innesco e le misure tecniche e gestionali per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni.
La seconda parte affronta il caso studio delle attività molitorie e propone alcune liste di controllo sugli aspetti documentali, procedurali e tecnici da adottare, quale strumento sia per i datori di lavoro per verificare la completezza della valutazione del rischio e l’adeguatezza dei propri impianti, sia per il personale degli enti di controllo.
“Questo lavoro – afferma il Direttore Generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto – si colloca all’interno di un più ampio panorama di attività svolte ormai da anni dall’Agenzia, nell’ambito della sicurezza industriale che affronta le tematiche relative alla prevenzione dei rischi non solo nelle aziende a rischio di incidente rilevante (cosiddette Seveso), ma anche in altre tipologie di attività, quali ad esempio quelle che presentano il pericolo di esplosione da polveri”.
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