PREVENZIONE INCENDI – Comprendere i Prodotti della Combustione e le Cause degli Incendi

Una dispensa allegata a una nota del Dipartimento dei Vigili del Fuoco fornisce utili indicazioni per la formazione degli addetti antincendio, concentrandosi sui prodotti della combustione e sulle principali cause di incendio negli ambienti di lavoro.

La conoscenza dei principi della combustione e dei suoi prodotti è cruciale per migliorare la prevenzione e la gestione degli incendi nel mondo del lavoro.

La combustione, definita come “reazione chimica di una sostanza combustibile con un comburente che produce calore, fiamma, gas, fumo e luce”, può avvenire con o senza fiamme superficiali. Le condizioni necessarie per una combustione includono:

  • Presenza del combustibile
  • Presenza del comburente
  • Energia di attivazione (innesco/sorgente di calore)

Questi principi sono illustrati nella “Dispensa per corsi 1-FOR”, destinata alla formazione antincendio per addetti in attività di livello 1, allegata alla nota DCPREV n. 12301 del 7 settembre 2022, in riferimento al Decreto del Ministero dell’Interno del 2 settembre 2021.

La dispensa, utilizzata nei corsi di formazione per addetti antincendio, ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e della Legge 28 novembre 1996, n. 609, tratta i prodotti della combustione e le cause principali di incendio negli ambienti di lavoro.

Le Sorgenti di Attivazione Tra le sorgenti di attivazione si annoverano:

  • Piccole fiamme, scintille e superfici calde
  • Attrito e radiazione termica
  • Autocombustione e reazioni chimiche esotermiche

I Prodotti della Combustione La dispensa sottolinea l’importanza di conoscere i prodotti della combustione per comprendere i rischi e adottare le giuste contromisure. I principali prodotti includono:

  • Gas di combustione: Questi rimangono gassosi anche a temperatura ambiente e dipendono dal tipo di combustibile, dalla percentuale di ossigeno e dalla temperatura raggiunta nell’incendio. La maggior parte delle morti per incendio è dovuta all’inalazione di questi gas.
  • Fiamme: Emissione di luce dovuta alla combustione dei gas. Il colore della fiamma può indicare approssimativamente la temperatura raggiunta.
  • Fumi: Composti da particelle solide (aerosol) e liquide (nebbie o vapori condensati). Le particelle solide, create dalla combustione in carenza di ossigeno, rendono il fumo scuro e ostacolano la visibilità e le operazioni di soccorso. Le particelle liquide, principalmente vapore acqueo, condensano sotto i 100°C, producendo fumo bianco.
  • Calore: Principale causa di propagazione degli incendi, danneggiando o distruggendo materiali e corpi esposti.

Cause di Incendio negli Ambienti di Lavoro La dispensa elenca anche le principali cause di incendio, indicando che il rischio è influenzato non solo dai materiali presenti e dai meccanismi di innesco, ma anche dai sistemi organizzativi e dai comportamenti degli occupanti. Alcune delle cause più comuni includono:

  • Deposito o manipolazione non idonea di sostanze infiammabili
  • Accumulo di rifiuti facilmente incendiabili
  • Uso negligente di fiamme libere e apparecchi generatori di calore
  • Scarsa manutenzione delle aree di lavoro e delle apparecchiature
  • Impianti elettrici difettosi o sovraccaricati
  • Modifiche agli impianti elettrici effettuate da personale non qualificato
  • Utilizzo non corretto di impianti di riscaldamento portatili
  • Fumare in aree proibite o non usare posacenere
  • Negligenze di appaltatori o addetti alla manutenzione

La prevenzione degli incendi passa attraverso una corretta formazione, la conoscenza dei rischi e l’adozione di misure adeguate. Le indicazioni contenute nella dispensa dei Vigili del Fuoco sono un valido strumento per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro e prevenire tragedie.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.